![]() VOX POPULI
di Renato Catania tratto dal periodico "Lo Strillo" Addio sogni di gloria… ![]() Molto presto il soprammobile sarà spostato dalla Camera al camerino, inteso come ripostiglio di oggetti in disuso di nessun valore. Qualcuno dice che anche la Tulliani cambierà camera, portando con se quello che è rimasto dei gioielli di famiglia non alienati a società in essere di qualche paradiso fiscale. Il povero Gianfranco Fini, dopo la figura di...... fatta, avrà ben poche alternative politiche e se non avrà ben risparmiato durante questi anni di bella vita, dovrà presto cercarsi un’occupazione adatta al suo “stato”. I suoi sogni di gloria costruiti nell’inganno, nel falso e nel tradimento, sono crollati. Ha ben saputo trascinare con se quei quattro gatti, che l’avevano seguito sull’orlo del dirupo e precipitati con lui. A chi la racconterà più? Vespa lo inviterà ancora nel suo “porta a porta”? O lo lascerà dietro la porta? Le sue rosee cravatte, saranno ancora protagoniste di cattivo gusto nei salotti televisivi? Cosa racconterà a Donna Assunta come giustificazione di aver distrutto il “Movimento Sociale” di Almirante? Si nasconderà ancora dietro la gonna della vetusta “Donna”? Il 14 dicembre 2010, quando la Camera dei Deputati decretò il suo fallimento, qualcuno l’ha sentito sussurrare, mentre guardava Silvio. ”maledetto il giorno che ti ho incontrato”. Caro Fini, piccolo gigante con i piedi di argilla, non ti rimane che ritirarti in convento, magari quello che ha ospitato Marrazzo, dopo le vicissitudini “trans”, dicono che ne è uscito purificato.
Che dire del patetico Bocchino? La sua esibizione alla Camera nel giorno della disfatta ha raggiunto solo il risultato di far votare la fiducia a Berlusconi da tre dei suoi colleghi del “fli”. Dopo aver soggiornato come Vicecapogruppovicario del Pdl nel governo Berlusconi ha solo saputo sputare veleno nei riguardi del suo benefattore. Ma chi conosceva Bocchino prima del “miracolo”, militante del “fronte della gioventù” prima e poi ha indossato le vesti di P.M. (pubblico accusatore) nei giorni dell’arrampicata del suo “capo”. Gli altri, accanite comparse, che avevano ottenuto onore e gloria nel Governo, “immolandosi” per Fini, hanno perso e periranno nell’oblio. Che dire di Rutelli? Rimasto in “braghe di tela” dopo la dipartita del Governo Prodi, ha cercato di confabulare con Fini e Casini, non si capisce per quale futuro, ha visto infrangersi i sogni di gloria il fatidico 14 dicembre. Bisogna dire cheè stato davvero fortunato, perché se fosse nato l’inutile terzo polo si sarebbe trovato con altri due galli in un pollaio senza galline… Infine Casini, detto non a caso “Pierfurby” (da buon democristiano ed ex pupillo di Forlani), che sa ben vendere il suo 6% di voti e propina, ad ogni intervista, coerenza ed insegnamenti pur sapendo che le sue ultime possibilità di successo e di rivalsa saranno con Berlusconi, il quale, si dice, gli proporrà la candidatura a Presidente del Consiglio nel “Popolo della Libertà” nel 2013. Lui, il Casini accetterà? Per ora sostiene il contrario, ma il domani porta consiglio…. I giornali del giorno dopo facevano onestamente tutti le stesse considerazioni, solo “l’Unità” mi è sembrato più piccolo degli altri giorni e man mano che lo sfogliavo, sempre con i guanti usa e getta, si faceva sempre più piccolo fino a sparire tra le mie mani. |
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