Ela Weber - Ero in coma un Angelo mi ha svegliata
di Renato Catania Pubblicato su GRAND HOTEL |
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Lucia Bosè L’angelo custode esiste
di Renato Catania
Pubblicato su GRAND HOTEL
L’ho visto scendere dal cielo per salvare la vita a mio marito
Sì, gli Angeli esistono, lo so da quando ero ragazza. Ognuno di noi ha un angelo custode che lo protegge nei momenti di difficoltà. E io il mio l’ho visto. L’ho invocato quando l’uomo che amavo rischiava di perdere la vita. Lui è sceso dal cielo e l’ha salvato».
A vivere quest’esperienza straordinaria è stata Lucia Bosé, pseudonimo di Lucia Borloni. una delle grandi signore del cinema italiano. A confidarcela in un primo momento era stata una sua cara amica e la cosa ci aveva sorpreso perché sembrava una sorta di “sogno”.
Se ne parla in tutto il mondo
Degli Angeli, infatti, si parla spesso come di un argomento delle favole, dimenticando che moltissime persone sono convinte della loro esistenza e ne hanno anche avuto le prove nel corso della loro vita. Poi, pochi giorni fa, ci è capitata sul tavolo una copia del prestigioso settimanale inglese “The Economist” e la sua copertina ci ha fatto immediatamente ricordare l’episodio raccontato da Lucia Bosé: era dedicata proprio agli Angeli e annunciava una grande e serissima inchiesta sull’argomento all’interno del giornale. Poco dopo, l’occhio ci è caduto su un altro importante giornale europeo, il tedesco “Bunte”, e anche lì si parlava di Angeli. Non solo, in un lungo servizio, il settimasettimanale intervistava i più importanti personaggi pubblici tedeschi, dal mondo della televisione a quello della politica, e moltissimi di loro, a occhio e croce la maggior parte, dichiaravano di credere nelle creature celesti e di averne avuto in qualche modo le prove. Allora ci è venuto subito naturale rivolgerci alla signora Bosé per farci raccontare qualche cosa di più sull’argomento e tante sono state le sorprese che abbiamo ricevuto. La grande diva non solo ci ha confermato la sua devozione per gli Angeli, ma ci ha raccontato che a loro ha dedicato persino un Museo, in Spagna, la sua seconda patria.
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Marco Carta - Anch'io vedo sempre l'angelo custode
di Renato Catania
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di Renato Catania
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Manuela Villa, ho incontrato l'Angelo Custode
di Renato Catania
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Bonaccorti e Aureli, anche noi abbiamo incontrato gli angeli
di Renato Catania
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«Riflessi in uno specchio, gli occhi di mio padre, scomparso quando avevo 19 anni, mi hanno salvato da un incidente», confida Enrica.
Mentre Emanuela assicura di non poter fare a meno dell’aiuto del Cielo
Sì, l’Angelo custode esiste. Io ne ho addirittura due: uno è mio padre, l’altro il grande Domenico Modugno. Entrambi vegliano su di me e in un’occasione mi hanno salvato la vita», ci confida Enrica Bonaccorti. «Io, addirittura, ci vivo con le “creature celesti”. Per carità, non fraintendetemi: non voglio dire di essere in Paradiso: sono Loro a essere qui con me su questa terra», sono le parole di Emanuela Aureli. La conduttrice e l’imitatrice hanno accolto con entusiasmo le nostre domande sul loro rapporto con gli Angeli, aprendo il loro animo con una punta di emozione.
«Qualcosa di etereo mi è sempre accanto»
«Sono convinta che vi sia qualcosa di etereo e spirituale che ci accompagna per tutta la vita», continua la Bonaccorti, 59 anni. «Se poi uno ci crede, è messo in una situazione di percezione maggiore rispetto agli scettici. Il mio Angelo custode l’ho visto da vicino, aveva gli occhi di mio padre». A queste parole, Enrica sospira e non riesce proprio a trattenere la commozione. «Ho perso papà quando avevo 19 anni e lui 48. Tra noi esisteva una solida intesa, caratterizzata da una grande affinità caratteriale. Quando viene a mancare un genitore, qualcosa di noi se ne va con lui, anche quando questo avviene in età avanzata, ma perderne uno o entrambi in giovane età vi assicuro che è un dolore molto profondo. Che si stempera con il passare del tempo, pur restando sempre vivo il rammarico di non aver detto loro le mille cose che nella vita ci accadono e non avere più la possibilità di ricorrere alla loro esperienza. È proprio nei momenti di difficoltà che sentiamo nel nostro cuore una profonda nostalgia dei genitori scomparsi. A me, però, è successo qualcosa di eccezionale, che va aldilà del semplice ricordo. Ero in macchina, fuori Roma, e stavo scendendo lungo una strada conosciuta per la pericolosità dei suoi tornanti», continua la Bonaccorti.
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di Renato Catania
Pubblicato su GRAND HOTEL
«Riflessi in uno specchio, gli occhi di mio padre, scomparso quando avevo 19 anni, mi hanno salvato da un incidente», confida Enrica.
Mentre Emanuela assicura di non poter fare a meno dell’aiuto del Cielo
Sì, l’Angelo custode esiste. Io ne ho addirittura due: uno è mio padre, l’altro il grande Domenico Modugno. Entrambi vegliano su di me e in un’occasione mi hanno salvato la vita», ci confida Enrica Bonaccorti. «Io, addirittura, ci vivo con le “creature celesti”. Per carità, non fraintendetemi: non voglio dire di essere in Paradiso: sono Loro a essere qui con me su questa terra», sono le parole di Emanuela Aureli. La conduttrice e l’imitatrice hanno accolto con entusiasmo le nostre domande sul loro rapporto con gli Angeli, aprendo il loro animo con una punta di emozione.
«Qualcosa di etereo mi è sempre accanto»
«Sono convinta che vi sia qualcosa di etereo e spirituale che ci accompagna per tutta la vita», continua la Bonaccorti, 59 anni. «Se poi uno ci crede, è messo in una situazione di percezione maggiore rispetto agli scettici. Il mio Angelo custode l’ho visto da vicino, aveva gli occhi di mio padre». A queste parole, Enrica sospira e non riesce proprio a trattenere la commozione. «Ho perso papà quando avevo 19 anni e lui 48. Tra noi esisteva una solida intesa, caratterizzata da una grande affinità caratteriale. Quando viene a mancare un genitore, qualcosa di noi se ne va con lui, anche quando questo avviene in età avanzata, ma perderne uno o entrambi in giovane età vi assicuro che è un dolore molto profondo. Che si stempera con il passare del tempo, pur restando sempre vivo il rammarico di non aver detto loro le mille cose che nella vita ci accadono e non avere più la possibilità di ricorrere alla loro esperienza. È proprio nei momenti di difficoltà che sentiamo nel nostro cuore una profonda nostalgia dei genitori scomparsi. A me, però, è successo qualcosa di eccezionale, che va aldilà del semplice ricordo. Ero in macchina, fuori Roma, e stavo scendendo lungo una strada conosciuta per la pericolosità dei suoi tornanti», continua la Bonaccorti.
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Iva Zanicchi
di Renato Catania
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di Renato Catania
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Rossella Brescia un Angelo Mi ha salvata
di Renato Catania
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Ero in autostrada: UN ANGELO E` SCESO DAL CIELO PER SALVARMI LA VITA
«Mentre stavo sorpassando un Tir, ho sentito due braccia che me lo impedivano incollandomi al volante», rivela la showgirl.
«Era lui: così mi fece evitare un’auto che si era lanciata contromano a velocità folle»
«Da bambina mia madre mi ha insegnato a credere nell’Angelo custode e io non ho mai smesso di affidarmi a lui in ogni momento della mia vita. Un giorno è sceso dal cielo e con le sue ali mi ha trattenuto mentre stavo andando verso morte sicura». Rossella Brescia, 37 anni, un passato da ballerina e attualmente conduttrice televisiva (la vediamo su Italia 1 al timone del varietà comico “Colorado”), ci racconta la sua esperienza con le creature celesti, rievocando un episodio che conoscono solo le persone a lei più care.
Non riuscivo a muovermi ed ero terrorizzata
«Ero partita in auto per andare dai miei genitori, che vivono a Martina Franca, in provincia di Taranto, dove io sono nata e cresciuta», racconta Rossella. «Sfrecciavo sull’autostrada a velocità sostenuta, perché avevo fretta di arrivare, mantenendomi comunque entro i limiti e viaggiando sulla corsia centrale. A un certo punto mi sono trovata davanti un Tir e quindi ho iniziato il sorpasso. Mentre stavo spostandomi a sinistra, all’improvviso ho sentito un’incredibile forza che mi tratteneva le braccia. Non riuscivo a muoverle, tentai di tutto per girare il volante ma senza risultato: le mie mani erano come incollate, le braccia dure come il ferro, non potevo assolutamente spostarmi da quella posizione. Attimi di terrore mi attanagliarono la gola e, presa dal panico,
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di Renato Catania
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Ero in autostrada: UN ANGELO E` SCESO DAL CIELO PER SALVARMI LA VITA
«Mentre stavo sorpassando un Tir, ho sentito due braccia che me lo impedivano incollandomi al volante», rivela la showgirl.
«Era lui: così mi fece evitare un’auto che si era lanciata contromano a velocità folle»
«Da bambina mia madre mi ha insegnato a credere nell’Angelo custode e io non ho mai smesso di affidarmi a lui in ogni momento della mia vita. Un giorno è sceso dal cielo e con le sue ali mi ha trattenuto mentre stavo andando verso morte sicura». Rossella Brescia, 37 anni, un passato da ballerina e attualmente conduttrice televisiva (la vediamo su Italia 1 al timone del varietà comico “Colorado”), ci racconta la sua esperienza con le creature celesti, rievocando un episodio che conoscono solo le persone a lei più care.
Non riuscivo a muovermi ed ero terrorizzata
«Ero partita in auto per andare dai miei genitori, che vivono a Martina Franca, in provincia di Taranto, dove io sono nata e cresciuta», racconta Rossella. «Sfrecciavo sull’autostrada a velocità sostenuta, perché avevo fretta di arrivare, mantenendomi comunque entro i limiti e viaggiando sulla corsia centrale. A un certo punto mi sono trovata davanti un Tir e quindi ho iniziato il sorpasso. Mentre stavo spostandomi a sinistra, all’improvviso ho sentito un’incredibile forza che mi tratteneva le braccia. Non riuscivo a muoverle, tentai di tutto per girare il volante ma senza risultato: le mie mani erano come incollate, le braccia dure come il ferro, non potevo assolutamente spostarmi da quella posizione. Attimi di terrore mi attanagliarono la gola e, presa dal panico,
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