VOX POPULI
di Renato Catania tratto dal periodico "Lo Strillo" ANGELA, CON G DURA, MERKEL Piccola, grassottella, senza immagine. Indossa orribili giacche tutte dello stesso modello. Viso impenetrabile. È felicemente “fidanzata” con il presidente francese Sarkosy. Per amore? Per interesse? Chissà! Sappiamo che sta tentando di “fare le scarpe” all’Europa (all’Italia le ha già fatte).
Stiamo ancora piangendo le conseguenze della Germania di Hitler che si sovrappongono le cannonate della Germania della Merkel. Berlusconi, con la sua forte personalità riusciva a tener testa alle antipatie espresse da entrambi. I malpensanti ritenevano che la colpa di questo sentimento fosse appannaggio del cavaliere, ma oggi, che alla guida dell’Italia ci sono i professori, asettici, sapienti e immacolati, non è la stessa cosa, ma peggio. Il presidente Monti continua a fare il pendolare tra Germania e Italia, cercando di avere sostegno economico dall’Europa, ma lei si oppone fortemente, spalleggiata dal Presidente francese per cui è chiaro che “non c’è trippa per gatti”. Se fra i fondatori dell’Europa unita c’è l’Italia, fra i distruttori c’è la Germania nella persona della Merkel. Non ci spieghiamo tale intolleranza per il nostro Paese da parte di questa signora. La conosciamo poco, ma sappiamo ad esempio che viene dalla Germania dell’est. Il suo cognome è Kasner, ma dopo il matrimonio con Ulrich Merkel, si appropria di questo cognome non mollandolo neanche dopo il divorzio avvenuto dopo quattro anni. Si “innamora”, poi del professor Sauer, chimico conosciuto in tutto il mondo, ma ribattezzato “il fantasma dell’opera” perché durante la loro unione appare in pubblico solo una volta l’anno, in occasione del festival wagneriano di Bayreuth. La colpa della sua ascesa in politica è tutta del cancelliere Helmut Koll, che durante il suo Governo la vuole come suo ministro della famiglia. Successivamente ha diretto il Ministero dell’ambiente e da allora nessuno è più riuscito a disarcionarla. È famosa una sua citazione, che ne determina il carattere: “Se vuoi costruire navi, non metterti a raccogliere legna e tagliare tavole ma cerca di risvegliare nelle persone, la nostalgia del grande mare”. Di lei si dice anche che quando il 9 novembre 1989, cadde il Muro di Berlino, con un’amica, si recò in una sauna del settore ovest e trascorse tutta la notte a goderne i benefici. I suoi collaboratori dicono che quando raggiunge un obiettivo si compiace nel dire che “con la correttezza non si possono vincere le battaglie”. Dopo così tanti anni di Unione Europea, oggi, la Germania della Merkel, ne impersona l’anima e lo scettro. Non ci spieghiamo chi e cosa l’abbia portata a questo punto e perché l’hanno lasciata fare: forse perché la forza economica della Germania è in grado di colpire tutte le debolezze dei componenti, l’Unione o perché in mancanza di una vera Europa che coniughi tutti i poteri che dovrebbero coagulare il continente, fa comodo che un solo elemento avochi a sé l’onere e la responsabilità delle decisioni? Un suggerimento: prendiamo un po’ di soldini della finanziaria, chiamiamo la Merkel come consulente esterna, retribuendola profumatamente, in modo che ci dica lei come gestire la nostra disastrata Italia. |
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