BIT 2016: CI VOGLIONO NUOVI STIMOLI Pubblicato sullo "Strillo online"
Nelle intenzioni degli organizzatori, l’edizione 2016 della Borsa Internazionale del Turismo sarebbe dovuta essere quella del rilancio. Probabilmente l’intenzione è stata premiata perché dai dati diffusi dall’Ufficio Stampa, si evidenzia un incremento del 15% Business match (incontri d’affari), ma una diminuzione di pubblico di -22%. Sono molti anni che frequento la manifestazione, come inviato del mio Giornale. Contrariamente agli anni in cui si verificava costante incremento sia di espositori che partecipanti, nell’ultimo lustro si è notata una costante diminuzione in tutti i settori. I fattori che hanno probabilmente influito sono stati principalmente quelli legati alla crisi economica mondiale, che ha eroso le possibilità economiche del popolo viaggiante, delle agenzie turistiche e dei grandi complessi alberghieri che sono in cima a tale business. Non è da trascurare anche la zampata d’internet a questo settore, che a mio parere, segna il passo inesorabilmente. Se si pensa che nonostante le meraviglie espositive dei padiglioni, dove l’impegno degli architetti è stato davvero notevole, si mostra scarso rispetto a quello che offre internet in immagini e promesse di vacanze. A questo, proprio quest’anno si deve aggiungere la paura serpeggia fra i turisti nell’intraprendere viaggi con lo spauracchio del terrorismo che comincia a colpire l’Occidente, ma che è molto presente in Oriente. Le navi da crociera, che negli anni passati hanno dato slancio a quel tipo di turismo, hanno dovuto ridimensionare le rotte, escludendo quelle a rischio. Non si può certo dire che la manifestazione non attragga, e lo dimostrano i commenti di alcuni operatori: Michele Perrone di Italian Travel Boureau (Australia), che ha definito il risultato di quest’anno soddisfacente. Angelo Quaranta di AllTours (Germania) ha dichiarato: “Sono ormai molti anni che vengo in Bit e rappresento uno dei primi cinque tour operator europei, che per l’Italia è però un tour operator molto nuovo, da sole due stagioni sulla destinazione”. Sono venuto a Bit2016 cercando nuovi hotel e proposte, principalmente nelle località balneari, un prodotto sicuro e ideale per strutturare la nostra offerta per l’anno prossimo. Credo che il periodo dell’anno in cui si svolge la fiera sia particolarmente favorevole per gli operatori stranieri, che in questo periodo iniziano a prendere decisioni sul futuro”. Secondo me Bit ha bisogno di stimoli. Considerando che questo evento del settore turismo, in Italia sia unico, per la vecchia regola vincente della concorrenza, altre manifestazioni in Italia, dedicate al turismo internazionale, potrebbero dare lo slancio necessario. Renato Catania |
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