![]() VOX POPULI
di Renato Catania tratto dal periodico "Lo Strillo" Credevo fosse amore invece è un calesse ![]() Oggi la Politica Italiana, vede una new entry. Dopo aver affrontato a viso aperto tutti i leader della Sinistra italiana. Dopo estenuanti lotte con i “marpioni” mestieranti della politica. Dopo aver schivato fendenti a destra ed a manca ed esserne uscito vincitore. Dopo aver distrutto la Sinistra Rifondata. Dopo aver decimato i colonnelli comunisti e neo comunisti. Dopo aver ridotto al lumicino la Sinistra italiana, e cancellato la Destra in quanto tale, Sivio Berlusconi è alle prese con un nuovo soggetto politico, travestito da principessa egiziana, allevata con diamanti a colazione, perle a merenda e smeraldi per cena, tenta di fare opposizione politica, insinuandosi fra i merletti e le sete delle presunte amanti del Premier, alla ricerca di nuovi amori e stantii umori, per colpirlo nel suo punto debole. Ha usato e continua ad usare la stampa di sinistra, quella più feroce ed acre, per diffondere editti ed ultimatum verso l’avversario, mandando in “brodo di giuggiole”, quella sinistra ingessata, vecchia e sconquassata, che nulla ha potuto contro l’Imperatore, cosi come lo chiama la Signora. La sua consigliera è una giornalista che di mestiere fa l’Amica, la quale è ben occupata a riferire tutto il gossip che riguarda l’Avversario, vendendolo per oro colato. Sicuro di aver incuriosito abbastanza i miei lettori, occorre fare il nome: costei è Miriam Raffaella Bartolini, la quale si spera, smetta finalmente di essere in arte Veronica Lario e moglie di Berlusconi. Certo di arte si può parlare dal momento in cui nel 1984 ha avuto la prima figlia da Berlusconi, quando ancora egli era sposato con la prima moglie. I tre figli avuti con l’innamorato Silvio sono arrivati prima delle nozze che sono state celebrate civilmente il 15 dicembre 1990. Nulla da eccepire nei riguardi dell’attricetta Bartolini, che grazie alla sua avvenenza, aveva saputo suscitare tale interesse nel padrone del teatro Manzoni di Milano, per l’appunto Berlusconi, da farle fare tre figli e successivamente sposarla. Certo Silvio sa raccontarla bene e la signora Miriam lo sa, essendo stata convinta sin d’allora a vivere una relazione da non coniugata. Tutto questo non meraviglia nessuno, anzi al contrario, la bell’attrice, che con Enrico Maria Salerno, ha calcato le scene teatrali col seno al vento in ruoli artistici ed intellettuali, merita apprezzamento. Ma oggi credo che l’abbia combinata grossa. Il suo Silvio non è più disposto a tollerare gli attacchi da carrarmato della sua consorte, dichiarando al neo direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli: “È Veronica che deve scusarsi ed il divorzio potrei chiederlo io”. Parole forti che non siamo abituati a sentire da Berlusconi nei riguardi di nessuno dei suoi familiari ai quali ha saputo ben distribuire a piene mani non solo tanta ricchezza, ma anche tanto amore. Ritengo che questa pugnalata, che mi ricorda il tradimento di Brutus verso il grande condottiero Giulio Cersare, non raggiungerà l’obiettivo desiderato dai sostenitori della bella Miriam. Perché siamo in Italia e questo popolo ritiene che i virtuosismi amorosi veri o presunti portano valore a chi li compie. Per concludere vorrei dare un consiglio alla signora Bartolini: Gentile signora, io non la conosco, gli italiani non la conoscono per sua scelta, poiché con il senno di poi abbiamo capito che il suo non apparire non era riservatezza ma snobismo. E poi come poteva pretendere che un uomo come Lui che fa tutto il doppio degli altri, potesse essere la metà degli altri? Quindi, faccia un passo indietro, stupisca tutti e si lasci ancora convincere a perdonare magari accettando in regalo una banca o una finanziaria o uno yacht, le conviene!
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