VOX POPULI
di Renato Catania tratto dal periodico "Lo Strillo" CROCE..TTA E DELIZIA PER LA SICILIA CHISSÀ da quali cristiane intenzioni sono stati ispirati i genitori del “nuovo” Presidente della Regione Sicilia per aver aggiunto ad un cognome così impegnativo come Crocetta il nome Rosario, al loro intraprendente figliolo. Avrebbe potuto fare il prete, il parroco, il vescovo e perché no, il Papa. Immaginate: “Papa Rosario Crocetta”. Invece, è stato eletto Presidente della Regione Sicilia. Certo se avesse intrapreso la carriera ecclesiastica, avrebbe potuto evitare di fare “outing”, tanto si sarebbe ben celato fra la massa di preti gay che esistono nella chiesa cattolica e non avrebbe dovuto dar conto a nessuno del perché non si fosse sposato. Invece, è lì in bella mostra, omosessuale dichiarato, il primo dall’unità d’Italia, rendendo la Sicilia, ritenuta arretrata e conservatrice, all’avanguardia come un Paese del nord Europa. Apprendiamo anche che la metà degli assessori saranno donne. L’assessore alla cultura Battiato ha assonanza con battezzato. Dopo di questo non ci stupiremmo se alle Politiche Sociali nominasse una badessa. Io non so se la Sicilia essendo una regione a Statuto Speciale, potrebbe avere la facoltà di fare una legge che rendesse legali i matrimoni fra gay, sarebbe davvero una rivoluzione. Noi lo auspichiamo. Quando fu eletto, la prima dichiarazione è stata: “Adesso che sono stato eletto Presidente della Regione Sicilia, la mafia dovrà fare le valigie”. Non ha però detto, dove dovrà andare. Certo dopo tutto quello che è stato detto dai giornali, quando vinse le elezioni di sindaco a Gela, probabilmente potrebbe anche saperlo, dove dovrebbe andare la mafia siciliana. Crocetta trionfalmente ha sventolato ai quattro venti che la sua vittoria è stata
frutto di alleanza storica e si riferiva all’UDC di Casini, il quale fa lo schizzinoso per l’alleanza auspicata fra Vendola e Bersani e lui nel mezzo, mentre s’inorgoglisce per la vittoria siciliana, risultato della sua alleanza con Crocetta. Casini ha spavaldamente messo da parte il suo bigottismo per amor di poltrone, ma quando si accorgerà che invece della poltrona gestatoria, Crocetta gli darà uno sgabello di plastica, masticherà amaro. La cosa, però che stupisce è che l’elettorato casiniano, ha seguito il leader democristiano senza batter ciglio. Il segretario di Stato del Vaticano che ad ogni piccola deviazione dei partiti di Roma, ha sempre preso la parola, minacciando più o meno velatamente, questa volta non ha battuto ciglio. Chissà perche? Noi che abbiamo i piedi per terra, non ci siamo dimenticati in che stato ha lasciato la Sicilia il presidente Lombardo e quanti sono i milioni di euro che mancano all’appello. Auspichiamo che Battiato, il quale ha dichiarato che non pretenderà nessun emolumento per il suo incarico di assessore alla cultura, continuerà a fare il suo mestiere di incidere dischi. Chissà se al bisogno devolverà le sue royalties al bilancio della Regione per ripianare i debiti. Vorremmo essere fiduciosi, ma sinceramente sarà dura. |
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