VOX POPULI
di Renato Catania tratto dal periodico "Lo Strillo" DIVIDI ET IMPERA MA I LATINI ERANO UN’ALTRA COSA LA VOCAZIONE al suicidio di tutti i partiti politici italiani, ovviamente identificati nella variegata genia dei leader del momento, è ormai un fatto che si ripete periodicamente attraverso segmenti sempre più brevi. In questa Italia, il cui territorio, in ogni parte dello
Stivale è soggetto a terremoti, frane e smottamenti, crea nell’insieme una fragilità assoluta, prossima alla disgregazione. Paradossalmente, politica e assetto geologico sembrano avere un destino comune. L’ultima frantumazione del Partito Democratico, nata unicamente per la lotta al potere interno, ha dimostrato ancora una volta, che l’importanza ideologica di un partito è l’unico collante che lo tiene insieme. È dimostrato che i fattori disgreganti sono ben chiari: l’idea diffusa di fare politica come lavoro, per cui ci si aspetta solo di trarre benefici economici. Per arrivare a trarre guadagni significativi, i politici debbono aprire botteghe e succursali che generino intrallazzi e scambi. Accantonata per un attimo l’attività imprenditoriale dei bottegai, è bene spostare l’attenzione sul fattore ideologico: quanto il fattore disamore per la politica, da parte degli elettori, diventò cosi generalizzato, i vari capi bastone dei partitini che si ponevano a destra o sinistra, non potendo più sopravvivere, coagularono fra loro e s’inventarono i vari Ulivi, Margherite, Socialisti Democratici, La Rosa nel Pugno, DS, etc… per non parlare dei superstiti della Democrazia Cristiana, sfuggiti da tangentopoli i quali, essendo i più “navigati”, pretesero di appartenere all’aristocrazia. Quelli sono i più pericolosi, senza scrupoli, avidi di potere e di denaro. Dall’altra parte, oltre alla ex destra democristiana, che a comando si definisce “l’ala cattolica”, dove hanno albergato i vari Casini, Buttiglione e altri, ci sono gli arrabbiati della destra, più altri corpuscoli più o meno conosciuti, schierati a destra perché per un po’ ha fatto “chic”. Con la discesa in campo di Berlusconi, questi arroganti personaggi di destra si sono sentiti offuscati, nel loro piccolo e misero mondo romantico. Non avendo altra scelta, si lasciarono fagocitare dal nuovo, rappresentato dal Cavaliere. Berlusconi pescò a piene mani, anche perché molti erano disoccupati, ingurgitando ogni cosa che parlava di destra, li lavò, li disinfettò, li incipriò e ne fece strumenti. Si rilassarono all’interno del comodo nido detto “Forza Italia”. Avrebbero dovuto solo tacere, per far dimenticare agli italiani chi era stato il loro Padre (Mussolini). Dopo non molto, le forze nere da una parte (Fini) e le forze bianche dall’altra (Casini), cominciarono a sferrare fendenti al loro padre putativo (Berlusconi), indebolendolo e consegnandolo come un San Giovanni decollato a quella sinistra cannibale che ne spolpò ogni brandello di carne e triturato il resto. In tutto questo l’ideologia da entrambe le parti sparì, trasformandosi in affari illeciti, tangenti, ruberie, ricatti. Finché non arrivò “Babbo Natale (Prodi), che regalò l’economia italiana all’Europa con uno sciagurato deprezzamento della nostra già debole “liretta” e mille lire divennero cinquanta centesimi di euro. È ancora un miracolo che qualcuno vada a votare. Sono certo che gli italiani apprezzerebbero il modo più “romantico” di fare politica, se i politici cambiassero sistema e si appassionassero all’ideologia. Ritengo sarebbe tutto più semplice e ognuno capirebbe veramente da che parte stare a seconda del proprio pensiero ideologico. |
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