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di Renato Catania tratto dal periodico "Lo Strillo" ELSA FORNERO ![]() “LA COMMOZIONE non è la mia condizione persistente”. Con queste rassicuranti parole, da sembrare un epitaffio, la ministra Elsa Fornero, si scusa continuamente tutte le volte che le rinfacciano il suo moto di commozione durante una delle prime conferenze stampa del suo insediamento come ministro del lavoro, a tal punto da darci la certezza che le lacrimucce e la voce rotta dal dolore, non siano state altro che una sapiente interpretazione italianissima da sembrare uscita da una commedia della Napoli “eduardiana”. Non vogliamo essere cinici, ma come si fa a credere che lacrime di dolore possano sgorgare da siffatto personaggio calatosi con leggerezza nel ruolo di tagliateste del mondo del lavoro e che annovera fra i suoi incarichi, ruoli di esclusiva competenza di navigati ed ambiziosi manager? Elsa Fornero è nata a San Carlo Canavese, paese in provincia di Torino. Oggi di lei tutti parlano, decantandone la tenacia e la competenza nel campo dell’economia, infatti, è docente di Economia all’università di Torino e per distinguersi dalla massa, lei, insegna in lingua inglese. Molti preferirebbero che i suoi interventi verbali fossero gestiti in lingua inglese in modo tale che quando ultimamente in riunione con i leader sindacali ha detto che se anche i suoi interlocutori non avrebbero condiviso le sue proposte, ritenute inaccettabili dalle parti sociali, sarebbe andata avanti lo stesso, non tutti gli italiani avrebbero capito, con buona pace del Partito Democratico,
ora che si trova ad appoggiare questo Governo, in barba al consenso incondizionato alle parti sociali, fa finta di non capire e trova scuse e interpretazioni “ad hoc”. Ci hanno fatto credere che la gentile signora non si sia mai avvicinata alla politica e che il suo ruolo sia sempre stato di tecnico puro. Non è esattamente così perché nei primi anni ‘90 assieme al marito il giornalista Mario Deaglio fu tra i fondatori del movimento progressista “Alleanza per Torino” attraverso il quale fu eletto sindaco Valentino Castellani ed Elsa divenne consigliere comunale. Anche lì determinata e intransigente riusciva a piegare al suo volere istituzionale tutti gli oppositori superando se stessa opponendosi alle direttive del suo amico sindaco. Anche lei come il suo collega Passera, Ministro delle infrastrutture e sviluppo, è legata a doppia mandata al Banco Intesa San Paolo, dove copre il ruolo di vicepresidente della sorveglianza. È direttore del “Cerp” (Centro di Ricerca sul Welfare). Si occupa di pensioni scrivendo anche sul “Sole 24 ore”. È stata anche consulente del Ministero del Lavoro con gli ex ministri Sacconi e Maroni. La sua famiglia oltre al marito vanta due figli di cui un’eccellente ricercatrice in genetica medica, professore alla facoltà di medicina dell’Università di Torino, ateneo in cui i genitori Elsa e Mario Deaglio, insegnano, per non parlare di baronie. Certo il Presidente Napolitano, ci ha messo in un bel guaio a formare un Governo di professori dello stesso rango della ministra Fornero. Spero non abbia a pentirsene quando il giro di rinnovamento sociale italiano sarà ultimato e tutte le tutele e i diritti acquisiti saranno annullati e quando la massa di lavoratori delle aziende che stanno chiudendo, andranno dai loro sindacati a rivendicare tutto quello che è stato loro raccontato negli anni passati, sarà stato cancellato con un colpo di spugna e quando tutti quelli che fruivano del posto fisso non si annoieranno più così presi a cercare un lavoro che non esiste. Esosi governanti state facendo il percorso inverso. Prima preoccupatevi di creare i posti di lavoro in modo tale che gli annoiatissimi detentori del posto fisso, possano trovarne un altro! |
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