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EXPO 2015,
TURKMENISTAN PROTAGONISTA DEL 1° NATIONAL DAY
E' stato il Turkmenistan il Paese protagonista del primo National Day di Expo Milano 2015. La solenne cerimonia si è tenuta oggi alla presenza del Presidente della Repubblica del Turkmenistan S.E. Gurbanguly Berdimuhamedov. Hanno partecipato il Commissario Generale di Expo Milano 2015 Bruno Pasquino, il Segretario Generale del BIE Vicente Loscertales e il Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015 Giuseppe Sala. Presenti il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Stefania Giannini e l'assessore all'Expo 2015 della Regione Lombardia Fabrizio Sala. La cerimonia ha avuto inizio con l'alzabandiera e l'esecuzione dell'inno nazionale del Paese ed è proseguita con lo spettacolo di danze tipiche turkmene. La delegazione ha fatto visita poi a Palazzo Italia, dove è stata accolta dal Commissario Generale del Padiglione Diana Bracco.
E' stato il Turkmenistan il Paese protagonista del primo National Day di Expo Milano 2015. La solenne cerimonia si è tenuta oggi alla presenza del Presidente della Repubblica del Turkmenistan S.E. Gurbanguly Berdimuhamedov. Hanno partecipato il Commissario Generale di Expo Milano 2015 Bruno Pasquino, il Segretario Generale del BIE Vicente Loscertales e il Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015 Giuseppe Sala. Presenti il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Stefania Giannini e l'assessore all'Expo 2015 della Regione Lombardia Fabrizio Sala. La cerimonia ha avuto inizio con l'alzabandiera e l'esecuzione dell'inno nazionale del Paese ed è proseguita con lo spettacolo di danze tipiche turkmene. La delegazione ha fatto visita poi a Palazzo Italia, dove è stata accolta dal Commissario Generale del Padiglione Diana Bracco.
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Expo 2015: le 5 regole per valorizzare il Made in Italy
di Domenico Palladino
Expo Milano 2015 è ormai alle porte: 6 mesi di evento, 147 partner partecipanti ufficiali, nove cluster tematici e aree geografiche individuali per ogni Paese disposte su 1 milione di metri quadrati.
È prevista la partecipazione di 20 milioni di visitatori, e 24 milioni di ingressi: oltre 100mila al giorno. Si prospetta che 12-14 milioni fra di essi saranno italiani, 6-8 milioni stranieri (55% da Paesi europei). Nei forecast dell’agenzia Explora si stima che circa il 40% prenderà parte a brevi viaggi in Italia come contorno all’esperienza relativa ad Expo.
Per questo motivo Amadeus, leader nella distribuzione e nella fornitura di tecnologie avanzate per l’industria globale dei viaggi e del turismo, ha elaborato le 5 regole per cogliere l’opportunità di gestire l’incoming per un risultato virtuoso per l’Italia durante e dopo il grande evento. Il filo conduttore di questi suggerimenti è l’adozione di tecnologie all’avanguardia per garantire efficienza ed efficacia di gestione.
1 – Focus sui Paesi a tasso più alto di incoming
“Secondo i dati di ConfTurismo, la Germania è prima in classifica tra i flussi turistici esteri in Italia – spiega Francesca Benati, A.D. e Direttore Generale di Amadeus Italia. “Notevole è quello russo per via della crescita costante e afflusso di turisti della tipologia high-spender. In considerazione dei flussi turistici intercontinentali, gli Stati Uniti forniscono il più alto numero di arrivi, generando un volume tuttavia meno affezionato rispetto al Giappone, che si rivela il Paese con più ritorni in Italia, legato anche all’acquisto di pacchetti viaggio. Risulta evidente che bisogna attrezzarsi con offerte, soluzioni personalizzate per rispondere agli interessi specifici di tali popolazioni e culture”.
di Domenico Palladino
Expo Milano 2015 è ormai alle porte: 6 mesi di evento, 147 partner partecipanti ufficiali, nove cluster tematici e aree geografiche individuali per ogni Paese disposte su 1 milione di metri quadrati.
È prevista la partecipazione di 20 milioni di visitatori, e 24 milioni di ingressi: oltre 100mila al giorno. Si prospetta che 12-14 milioni fra di essi saranno italiani, 6-8 milioni stranieri (55% da Paesi europei). Nei forecast dell’agenzia Explora si stima che circa il 40% prenderà parte a brevi viaggi in Italia come contorno all’esperienza relativa ad Expo.
Per questo motivo Amadeus, leader nella distribuzione e nella fornitura di tecnologie avanzate per l’industria globale dei viaggi e del turismo, ha elaborato le 5 regole per cogliere l’opportunità di gestire l’incoming per un risultato virtuoso per l’Italia durante e dopo il grande evento. Il filo conduttore di questi suggerimenti è l’adozione di tecnologie all’avanguardia per garantire efficienza ed efficacia di gestione.
1 – Focus sui Paesi a tasso più alto di incoming
“Secondo i dati di ConfTurismo, la Germania è prima in classifica tra i flussi turistici esteri in Italia – spiega Francesca Benati, A.D. e Direttore Generale di Amadeus Italia. “Notevole è quello russo per via della crescita costante e afflusso di turisti della tipologia high-spender. In considerazione dei flussi turistici intercontinentali, gli Stati Uniti forniscono il più alto numero di arrivi, generando un volume tuttavia meno affezionato rispetto al Giappone, che si rivela il Paese con più ritorni in Italia, legato anche all’acquisto di pacchetti viaggio. Risulta evidente che bisogna attrezzarsi con offerte, soluzioni personalizzate per rispondere agli interessi specifici di tali popolazioni e culture”.
2 – Seamless travel: integrare le tecnologie per offrire al
viaggiatore un’esperienza di gestione fluida e senza soluzione di
continuità
“In tutti i mercati, gli operatori devono fronteggiare la domanda di seamless travel. Negli utenti si è diffusa l’esigenza di vivere un’esperienza di viaggio “integrato”, senza soluzione di continuità dalla propria porta di casa alla destinazione finale – continua Francesca Benati. Per rispondere a questa esigenza, il settore deve affrontare due nodi cruciali: le infrastrutture e la tecnologia. Occorre, infatti, investire sulle infrastrutture che supportino la logistica del viaggio come, ad esempio, collegamenti ferroviari tra gli aeroporti e le città. E al tempo stesso i provider di viaggi sono chiamati a offrire soluzioni di coordinamento tra i diversi mezzi attraverso piattaforme che assicurino un solo processo di ticketing per i diversi mezzi che compongono il viaggio e un supporto informativo constante, reattivo e immediato via mobile”.3 – Implementare soluzioni bleisure per offrire esperienze di intrattenimento da affiancare ai viaggi business per EXPO2015
“Si tratta di un trend che ormai rientra nel “gergo” del mondo viaggi – ricorda Francesca Benati – poiché riguarda le esigenze del viaggiatore d’affari che oggi desidera cogliere l’opportunità offerta dalla trasferta di lavoro per trascorrere tempo con la famiglia, per coccolarsi o per coltivare i propri interessi personali. Sempre meno business travel, sempre più “Bleisure” ovvero il crescente abbinamento tra soggiorni d’affari e occasioni di relax personale. Se fino a ieri abbiamo vissuto il business travel e il leisure come due mondi paralleli, oggi i viaggiatori d’affari pensano sempre più al business travel in modo ampio e differente. Evidenziamo costantemente una maggiore attenzione al benessere, alla necessità di trascorrere più tempo in famiglia, all’esigenza di trovare momenti di svago durante la trasferta. Azioni queste che stanno modificando i comportamenti dei viaggiatori d’affari, influenzando la scelta degli hotel, dei servizi richiesti, dei mezzi di trasporto.”
4 – Assecondare la propensione allo shopping nell’ambito del Made in Italy
In considerazione delle spese effettuate al di fuori del pacchetto acquistato per il viaggio in Italia, è doveroso guardare ai Paesi BRIC. I Russi devono essere oggetto di focus specifico, Brasiliani, Indiani e Cinesi pur partendo da cifre basse in valore assoluto, negli ultimi anni hanno registrato tassi di crescita ragguardevoli. Il viaggiatore russo dimostra una forte propensione allo shopping, mentre il turista cinese preferisce destinare più della metà del budget extra pacchetto alla ristorazione e in generale al mondo del Food.
5 – Area di Milano: ideare un business model sostenibile per il post-EXPO
Alla fine del 2013, si contano 446 hotel per 25.749 stanze e 51.369 letti nella città di Milano. Entro il 2017 si prevede un aumento di 1.700-1.800 stanze nell’area di Milano, nella quale è stato possibile attuare un inizio di lavori per la realizzazione di nuove strutture e la ristrutturazione di alcune già esistenti in favore di upgrade verso le 4 o 5 stelle. Nelle previsioni dell’agenzia, si individua la percezione che l’eccesso di domanda venga assorbita da strutture extra-alberghiere che potrebbero riequilibrare i prezzi proposti. Inoltre, è sensato ritenere che nel 2016, anno seguente a EXPO, ci sarà un considerevole abbassamento del RevPAR (revenue-per-available-room) che potrà aggirarsi intorno al 20%.
“Inevitabile pertanto prendere in considerazione anche questo tipo di accadimenti legati ai profitti per le strutture ricettive: dovranno infatti pensare a modelli di business sostenibili anche nel medio-lungo termine, ideando una strategia di riassetto dei locali oppure un cambiamento nella destinazione degli stessi, ad esempio downgrade di prezzo e servizi per invitare la domanda media e medio-bassa, oppure trasformando gli spazi in centri congressuali, mantenendo un occhio sulle attività dei competitor” – conclude Francesca Benati.
“In tutti i mercati, gli operatori devono fronteggiare la domanda di seamless travel. Negli utenti si è diffusa l’esigenza di vivere un’esperienza di viaggio “integrato”, senza soluzione di continuità dalla propria porta di casa alla destinazione finale – continua Francesca Benati. Per rispondere a questa esigenza, il settore deve affrontare due nodi cruciali: le infrastrutture e la tecnologia. Occorre, infatti, investire sulle infrastrutture che supportino la logistica del viaggio come, ad esempio, collegamenti ferroviari tra gli aeroporti e le città. E al tempo stesso i provider di viaggi sono chiamati a offrire soluzioni di coordinamento tra i diversi mezzi attraverso piattaforme che assicurino un solo processo di ticketing per i diversi mezzi che compongono il viaggio e un supporto informativo constante, reattivo e immediato via mobile”.3 – Implementare soluzioni bleisure per offrire esperienze di intrattenimento da affiancare ai viaggi business per EXPO2015
“Si tratta di un trend che ormai rientra nel “gergo” del mondo viaggi – ricorda Francesca Benati – poiché riguarda le esigenze del viaggiatore d’affari che oggi desidera cogliere l’opportunità offerta dalla trasferta di lavoro per trascorrere tempo con la famiglia, per coccolarsi o per coltivare i propri interessi personali. Sempre meno business travel, sempre più “Bleisure” ovvero il crescente abbinamento tra soggiorni d’affari e occasioni di relax personale. Se fino a ieri abbiamo vissuto il business travel e il leisure come due mondi paralleli, oggi i viaggiatori d’affari pensano sempre più al business travel in modo ampio e differente. Evidenziamo costantemente una maggiore attenzione al benessere, alla necessità di trascorrere più tempo in famiglia, all’esigenza di trovare momenti di svago durante la trasferta. Azioni queste che stanno modificando i comportamenti dei viaggiatori d’affari, influenzando la scelta degli hotel, dei servizi richiesti, dei mezzi di trasporto.”
4 – Assecondare la propensione allo shopping nell’ambito del Made in Italy
In considerazione delle spese effettuate al di fuori del pacchetto acquistato per il viaggio in Italia, è doveroso guardare ai Paesi BRIC. I Russi devono essere oggetto di focus specifico, Brasiliani, Indiani e Cinesi pur partendo da cifre basse in valore assoluto, negli ultimi anni hanno registrato tassi di crescita ragguardevoli. Il viaggiatore russo dimostra una forte propensione allo shopping, mentre il turista cinese preferisce destinare più della metà del budget extra pacchetto alla ristorazione e in generale al mondo del Food.
5 – Area di Milano: ideare un business model sostenibile per il post-EXPO
Alla fine del 2013, si contano 446 hotel per 25.749 stanze e 51.369 letti nella città di Milano. Entro il 2017 si prevede un aumento di 1.700-1.800 stanze nell’area di Milano, nella quale è stato possibile attuare un inizio di lavori per la realizzazione di nuove strutture e la ristrutturazione di alcune già esistenti in favore di upgrade verso le 4 o 5 stelle. Nelle previsioni dell’agenzia, si individua la percezione che l’eccesso di domanda venga assorbita da strutture extra-alberghiere che potrebbero riequilibrare i prezzi proposti. Inoltre, è sensato ritenere che nel 2016, anno seguente a EXPO, ci sarà un considerevole abbassamento del RevPAR (revenue-per-available-room) che potrà aggirarsi intorno al 20%.
“Inevitabile pertanto prendere in considerazione anche questo tipo di accadimenti legati ai profitti per le strutture ricettive: dovranno infatti pensare a modelli di business sostenibili anche nel medio-lungo termine, ideando una strategia di riassetto dei locali oppure un cambiamento nella destinazione degli stessi, ad esempio downgrade di prezzo e servizi per invitare la domanda media e medio-bassa, oppure trasformando gli spazi in centri congressuali, mantenendo un occhio sulle attività dei competitor” – conclude Francesca Benati.
Domande su Expo? @AskExpo. Nasce il punto di riferimento in tempo reale
di Dorina Macchi
@AskExpo Il social info point è quindi un punto di riferimento diretto e tempestivo per chi visita Expo e ha bisogno di informazioni ad hoc
Nasce @AskExpo, social info point frutto della collaborazione tra Twitter Italia ed Expo Milano 2015. Il servizio fornisce in tempo reale, in italiano e in inglese, le informazioni utili e le soluzioni più pratiche per visitare la l’Esposizione Universale e andare alla scoperta della città. Il servizio è disponibile 7 giorni su 7, dal lunedì al giovedì dalle ore 9.00 alle ore 20.00; venerdì, sabato e domenica dalle ore 9.00 alle ore 23.00. Il social info point è quindi un punto di riferimento diretto e tempestivo per chi visita Expo e ha bisogno di informazioni ad hoc nell’ambito di 4 grandi aree tematiche: comprare, visitare, scoprire, muoversi. Tutte le domande troveranno risposta in 140 caratteri su @AskExpo.
“Siamo certi che questo progetto diventerà un importante punto di riferimento – ha detto Piero Galli, direttore generale della Divisione Sales & Entertainment di Expo 2015 S.p.A -. Di fatto stiamo aprendo una finestra di dialogo immediato e diretto con i cittadini di tutto il mondo. Mettendo a frutto le potenzialità di uno dei maggiori social network internazionali, Expo Milano 2015 sarà in grado di supportare e indirizzare al meglio chi dal 1° maggio raggiungerà il sito espositivo e il capoluogo lombardo”.
“In questi mesi sono state moltissime le conversazioni su Twitter relative a Expo 2015 – ha fatto notare Salvatore Ippolito, Country Manager di Twitter Italia -. Questo ha reso naturale la scelta di affiancare Expo nella creazione di @AskExpo, il primo esperimento al mondo di questo tipo realizzato per un’Esposizione Universale”.
di Dorina Macchi
@AskExpo Il social info point è quindi un punto di riferimento diretto e tempestivo per chi visita Expo e ha bisogno di informazioni ad hoc
Nasce @AskExpo, social info point frutto della collaborazione tra Twitter Italia ed Expo Milano 2015. Il servizio fornisce in tempo reale, in italiano e in inglese, le informazioni utili e le soluzioni più pratiche per visitare la l’Esposizione Universale e andare alla scoperta della città. Il servizio è disponibile 7 giorni su 7, dal lunedì al giovedì dalle ore 9.00 alle ore 20.00; venerdì, sabato e domenica dalle ore 9.00 alle ore 23.00. Il social info point è quindi un punto di riferimento diretto e tempestivo per chi visita Expo e ha bisogno di informazioni ad hoc nell’ambito di 4 grandi aree tematiche: comprare, visitare, scoprire, muoversi. Tutte le domande troveranno risposta in 140 caratteri su @AskExpo.
“Siamo certi che questo progetto diventerà un importante punto di riferimento – ha detto Piero Galli, direttore generale della Divisione Sales & Entertainment di Expo 2015 S.p.A -. Di fatto stiamo aprendo una finestra di dialogo immediato e diretto con i cittadini di tutto il mondo. Mettendo a frutto le potenzialità di uno dei maggiori social network internazionali, Expo Milano 2015 sarà in grado di supportare e indirizzare al meglio chi dal 1° maggio raggiungerà il sito espositivo e il capoluogo lombardo”.
“In questi mesi sono state moltissime le conversazioni su Twitter relative a Expo 2015 – ha fatto notare Salvatore Ippolito, Country Manager di Twitter Italia -. Questo ha reso naturale la scelta di affiancare Expo nella creazione di @AskExpo, il primo esperimento al mondo di questo tipo realizzato per un’Esposizione Universale”.
Federalberghi dà i numeri Expo: arriveranno 9 mln di italiani
di Antonio Del Piano
Nove milioni di italiani visiteranno l’Expo di Milano che sarà inaugurato domani: è questa la previsione di Federalberghi, secondo cui l’esposizione potrà offrire una spinta importante per la ripartenza del settore turistico. I dati lo rivela un’indagine effettuata dall’Istituto ACS Marketing Solutions dal 20 al 24 aprile intervistando con il sistema C.A.T.I. un campione di 3.001 italiani maggiorenni rappresentativo di oltre 50 milioni di connazionali maggiorenni
“La prima risposta ci arriva dai circa 9 milioni di italiani che al momento hanno già deciso di visitarla nei sei mesi di durata dell’Esposizione Universale” sostiene il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, alla lettura di un’indagine esclusiva realizzata dalla Federazione. “Inoltre -prosegue Bocca- dei 9 milioni di connazionali al momento ben 2,6 milioni hanno deciso che pernotteranno a Milano o in aree limitrofe (scegliendo nel 37% dei casi l’albergo quale struttura ricettiva), altri 3,9 milioni effettueranno una visita in giornata e 2,3 milioni, pur sicuri di esserci, sono ancora indecisi se soggiorneranno o meno.
Nessun dubbio sull’importanza dell’evento e la sua valore strategico per il futuro: “Il nostro Paese ha bisogno di eventi come questo per farsi conoscere ed apprezzare per quanto di buono sa e vuole fare” è in sintesi il pensiero di Bocca.
“Per quanto infine riguarda le previsioni turistiche del ‘ponte’ del 1° maggio – aggiunge il presidente di Federalberghi – esse mostrano un segnale positivo con quasi 6 milioni di italiani che approfitteranno dell’occasione, scegliendo l’Italia nel 93% dei casi.
Di questa mole di persone ben 190 mila approfitteranno dei tre giorni del ‘ponte’ per visitare l’Expo, a dimostrazione che l’evento vuole essere oggetto esclusivo ed approfondito di un viaggio a Milano, senza inserirlo in un tour vacanziero con più tappe.
“Ci auguriamo quindi che numeri così significativi – conclude Bocca – diano al settore quella scossa che da tempo andiamo auspicando e sollecitino il mondo politico e governativo a fare quelle scelte urgenti che da sempre abbiamo indicato: promozione, diminuzione della pressione fiscale e misure a favore dell’occupazione”.
di Antonio Del Piano
Nove milioni di italiani visiteranno l’Expo di Milano che sarà inaugurato domani: è questa la previsione di Federalberghi, secondo cui l’esposizione potrà offrire una spinta importante per la ripartenza del settore turistico. I dati lo rivela un’indagine effettuata dall’Istituto ACS Marketing Solutions dal 20 al 24 aprile intervistando con il sistema C.A.T.I. un campione di 3.001 italiani maggiorenni rappresentativo di oltre 50 milioni di connazionali maggiorenni
“La prima risposta ci arriva dai circa 9 milioni di italiani che al momento hanno già deciso di visitarla nei sei mesi di durata dell’Esposizione Universale” sostiene il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, alla lettura di un’indagine esclusiva realizzata dalla Federazione. “Inoltre -prosegue Bocca- dei 9 milioni di connazionali al momento ben 2,6 milioni hanno deciso che pernotteranno a Milano o in aree limitrofe (scegliendo nel 37% dei casi l’albergo quale struttura ricettiva), altri 3,9 milioni effettueranno una visita in giornata e 2,3 milioni, pur sicuri di esserci, sono ancora indecisi se soggiorneranno o meno.
Nessun dubbio sull’importanza dell’evento e la sua valore strategico per il futuro: “Il nostro Paese ha bisogno di eventi come questo per farsi conoscere ed apprezzare per quanto di buono sa e vuole fare” è in sintesi il pensiero di Bocca.
“Per quanto infine riguarda le previsioni turistiche del ‘ponte’ del 1° maggio – aggiunge il presidente di Federalberghi – esse mostrano un segnale positivo con quasi 6 milioni di italiani che approfitteranno dell’occasione, scegliendo l’Italia nel 93% dei casi.
Di questa mole di persone ben 190 mila approfitteranno dei tre giorni del ‘ponte’ per visitare l’Expo, a dimostrazione che l’evento vuole essere oggetto esclusivo ed approfondito di un viaggio a Milano, senza inserirlo in un tour vacanziero con più tappe.
“Ci auguriamo quindi che numeri così significativi – conclude Bocca – diano al settore quella scossa che da tempo andiamo auspicando e sollecitino il mondo politico e governativo a fare quelle scelte urgenti che da sempre abbiamo indicato: promozione, diminuzione della pressione fiscale e misure a favore dell’occupazione”.
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Apre Expo 2015: tutto quello che dovete sapere
di Domenico Palladino
Comincia stasera Expo Milano 2015 con il concerto gratuito in piazza Duomo: “Expo 2015 – the opening”, trasmesso in mondovisione (in Italia su Raiuno dalle 21.15), con guest star Andrea Bocelli che ha scritto con Ennio Morricone l’inno della manifestazione “La forza del sorriso”.
Domani invece apriranno i padiglioni con la cerimonia ufficiale di apertura alle ore 11 alla presenza delle autorità: come spiega Event Report la scenografia è stata curata da Filmaster Events, che ha già curato altri grandi eventi come le Olimpiadi di Torino e i Giochi del Mediterraneo. Il concept per l’Expo sarà più sobrio ma si sa che il filo narrativo sarà sul Made in Italy e che sarà concluso da un’esibizione delle Frecce tricolori.
I padiglioni apriranno tutti: le uniche attività in ritardo sono quelle nel padiglione del Nepal, per ovvi motivi, e la scenografia del Cardo e del Decumano rinviate al 2 giugno.
Una buona mappa del sito espositivo la fornisce qui il Corriere mentre sul sito di Expo potete scaricare il calendario delle giornate nazionali che scandiranno il ritmo di tutti gli eventi previsti.
Un’anteprima dei padiglioni la trovate invece nella nostra galleria fotografica sul Giro dell’expo in 65 padiglioni
Orari e bigliettiL’area Expo è aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 23.00. Il biglietto d’ingresso include l’accesso a tutti i padiglioni e gli eventi (escluso lo spettacolo del Cirque du Soleil, che si svolge dal 13 maggio al 30 agosto). I bambini da 0 a 3 anni entrano sempre gratis.
Le tipologie di biglietto sono molte e ad evento iniziato i costi aumentano: il ticket intero a data fissa costa 34 Euro (ridotti: 29 per studenti fino ai 25 anni, 24 per over 65, 17 per i disabili, 16 per bambini dai 4 ai 13 anni).
Se si decide di comprare un biglietto per una data aperta, valido per un giorno a scelta nei sei mesi il costo aumenta a 39 Euro (ridotti: 33per studenti fino ai 25 anni, 28 per over 65, 20 per i disabili, 16 per bambini dai 4 ai 13 anni).
Il Season Pass che dà libero accesso a Expo 2015 per tutta la sua durata costa 115 Eu. Oppure si può optare per l’acquisto di un biglietto serale, valido dalle ore 19.00, che costa solo 5 Euro.
Sono previsti anche abbonamenti per due giorni consecutivi, carnet da due o tre giorni anche non consecutivi, pacchetti famiglia, biglietti speciali per gruppi e scolaresche, disponibili sul sito di Expo
Arrivare ad ExpoL’area Expo si può raggiungere con metro, treno e automobile.
Con la metropolitana, prendendo la linea 1 (rossa) bisogna scendere alla stazione di Rho Fiera Milano. che consente l’ingresso dall’accesso Ovest. È necessario il biglietto extraurbano da 2,50 Eu a tratta.
A Rho Fiera Milano fermano ogni giorno 379 treni di Trenord, 9 di Ntv e 67 di Trenitalia.
Rho Fiera Milano è anche collegata alle stazioni milanesi del Passante con le linee suburbane S5-S6 e la nuova S14 da Rogoredo. Per chi proviene da Monza, Seregno e Como c’è la linea S11. Sono anche previste fermate di tutti i treni regionali provenienti da Arona, Domodossola, Varese e Torino.
Dagli aeroporti di Malpensa, Linate e Orio al Serio sono previste speciali navette per raggiungere il centro di Milano: da qui si può scegliere se raggiungere il sito espositivo in treno o metro.
Chi opta per l’auto ha a disposizione quattro parcheggi nelle immediate vicinanze del sito espositivo, tutti a pagamento (le tariffe giornaliere per auto e moto sono tra i 12,20 e i 12,50 Eu) e collegati con una navetta gratuita ai vari accessi di Expo. I quattro parcheggi sono: Merlata (collegato all’accesso Sud), FieraMilano (collegato all’accesso Ovest), Arese e Trenno (entrambi collegati all’accesso Est).
Muoversi ad ExpoL’accesso principale è quello Ovest varcato il quale ci si trova subito davanti al Padiglione Zero, una sorta di introduzione a Expo dedicata al rapporto tra esseri umani e cibo. Si può entrare anche dagliaccessi Sud e Est, entrambi più vicini al Padiglione Italia, il più grande dell’Esposizione Universale con i suoi 13.275 mq dislocati in cinque diverse strutture.
Oltre a quello italiano, l’area Expo ospita altri 53 padiglioni dei paesi ospiti e 9 cluster, ovvero padiglioni collettivi che raggruppano più paesi accomunati dalla stessa cultura gastronomica (si va dal cluster Bio-Mediterraneo a quello Frutta e legumi, fino a Cacao e cioccolato). Sono in tutto 135 i paesi che hanno confermato la loro presenza, oltre a Onu, Unione Europea e 27 società civili da tutto il mondo.
Per spostarsi all’interno dell’area Expo è disponibile la navetta gratuita People Mover che compie un percorso lungo lo spazio espositivo con frequenza di 5 minuti.
La carta di MilanoLa Carta di Milano rappresenta l’eredità culturale di Expo Milano 2015. Per la prima volta nella storia delle Esposizioni Universali, il grande Evento internazionale è stato preceduto da un ampio dibattito nel mondo scientifico, nella società civile e nelle istituzioni sul Tema di Expo Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita. Questo processo ha portato per volontà del Governo italiano alla definizione della Carta di Milano: un documento partecipato e condiviso che richiama ogni cittadino, associazione, impresa o istituzione ad assumersi le proprie responsabilità per garantire alle generazioni future di poter godere del diritto al cibo e il cui testo trovate qui
di Domenico Palladino
Comincia stasera Expo Milano 2015 con il concerto gratuito in piazza Duomo: “Expo 2015 – the opening”, trasmesso in mondovisione (in Italia su Raiuno dalle 21.15), con guest star Andrea Bocelli che ha scritto con Ennio Morricone l’inno della manifestazione “La forza del sorriso”.
Domani invece apriranno i padiglioni con la cerimonia ufficiale di apertura alle ore 11 alla presenza delle autorità: come spiega Event Report la scenografia è stata curata da Filmaster Events, che ha già curato altri grandi eventi come le Olimpiadi di Torino e i Giochi del Mediterraneo. Il concept per l’Expo sarà più sobrio ma si sa che il filo narrativo sarà sul Made in Italy e che sarà concluso da un’esibizione delle Frecce tricolori.
I padiglioni apriranno tutti: le uniche attività in ritardo sono quelle nel padiglione del Nepal, per ovvi motivi, e la scenografia del Cardo e del Decumano rinviate al 2 giugno.
Una buona mappa del sito espositivo la fornisce qui il Corriere mentre sul sito di Expo potete scaricare il calendario delle giornate nazionali che scandiranno il ritmo di tutti gli eventi previsti.
Un’anteprima dei padiglioni la trovate invece nella nostra galleria fotografica sul Giro dell’expo in 65 padiglioni
Orari e bigliettiL’area Expo è aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 23.00. Il biglietto d’ingresso include l’accesso a tutti i padiglioni e gli eventi (escluso lo spettacolo del Cirque du Soleil, che si svolge dal 13 maggio al 30 agosto). I bambini da 0 a 3 anni entrano sempre gratis.
Le tipologie di biglietto sono molte e ad evento iniziato i costi aumentano: il ticket intero a data fissa costa 34 Euro (ridotti: 29 per studenti fino ai 25 anni, 24 per over 65, 17 per i disabili, 16 per bambini dai 4 ai 13 anni).
Se si decide di comprare un biglietto per una data aperta, valido per un giorno a scelta nei sei mesi il costo aumenta a 39 Euro (ridotti: 33per studenti fino ai 25 anni, 28 per over 65, 20 per i disabili, 16 per bambini dai 4 ai 13 anni).
Il Season Pass che dà libero accesso a Expo 2015 per tutta la sua durata costa 115 Eu. Oppure si può optare per l’acquisto di un biglietto serale, valido dalle ore 19.00, che costa solo 5 Euro.
Sono previsti anche abbonamenti per due giorni consecutivi, carnet da due o tre giorni anche non consecutivi, pacchetti famiglia, biglietti speciali per gruppi e scolaresche, disponibili sul sito di Expo
Arrivare ad ExpoL’area Expo si può raggiungere con metro, treno e automobile.
Con la metropolitana, prendendo la linea 1 (rossa) bisogna scendere alla stazione di Rho Fiera Milano. che consente l’ingresso dall’accesso Ovest. È necessario il biglietto extraurbano da 2,50 Eu a tratta.
A Rho Fiera Milano fermano ogni giorno 379 treni di Trenord, 9 di Ntv e 67 di Trenitalia.
Rho Fiera Milano è anche collegata alle stazioni milanesi del Passante con le linee suburbane S5-S6 e la nuova S14 da Rogoredo. Per chi proviene da Monza, Seregno e Como c’è la linea S11. Sono anche previste fermate di tutti i treni regionali provenienti da Arona, Domodossola, Varese e Torino.
Dagli aeroporti di Malpensa, Linate e Orio al Serio sono previste speciali navette per raggiungere il centro di Milano: da qui si può scegliere se raggiungere il sito espositivo in treno o metro.
Chi opta per l’auto ha a disposizione quattro parcheggi nelle immediate vicinanze del sito espositivo, tutti a pagamento (le tariffe giornaliere per auto e moto sono tra i 12,20 e i 12,50 Eu) e collegati con una navetta gratuita ai vari accessi di Expo. I quattro parcheggi sono: Merlata (collegato all’accesso Sud), FieraMilano (collegato all’accesso Ovest), Arese e Trenno (entrambi collegati all’accesso Est).
Muoversi ad ExpoL’accesso principale è quello Ovest varcato il quale ci si trova subito davanti al Padiglione Zero, una sorta di introduzione a Expo dedicata al rapporto tra esseri umani e cibo. Si può entrare anche dagliaccessi Sud e Est, entrambi più vicini al Padiglione Italia, il più grande dell’Esposizione Universale con i suoi 13.275 mq dislocati in cinque diverse strutture.
Oltre a quello italiano, l’area Expo ospita altri 53 padiglioni dei paesi ospiti e 9 cluster, ovvero padiglioni collettivi che raggruppano più paesi accomunati dalla stessa cultura gastronomica (si va dal cluster Bio-Mediterraneo a quello Frutta e legumi, fino a Cacao e cioccolato). Sono in tutto 135 i paesi che hanno confermato la loro presenza, oltre a Onu, Unione Europea e 27 società civili da tutto il mondo.
Per spostarsi all’interno dell’area Expo è disponibile la navetta gratuita People Mover che compie un percorso lungo lo spazio espositivo con frequenza di 5 minuti.
La carta di MilanoLa Carta di Milano rappresenta l’eredità culturale di Expo Milano 2015. Per la prima volta nella storia delle Esposizioni Universali, il grande Evento internazionale è stato preceduto da un ampio dibattito nel mondo scientifico, nella società civile e nelle istituzioni sul Tema di Expo Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita. Questo processo ha portato per volontà del Governo italiano alla definizione della Carta di Milano: un documento partecipato e condiviso che richiama ogni cittadino, associazione, impresa o istituzione ad assumersi le proprie responsabilità per garantire alle generazioni future di poter godere del diritto al cibo e il cui testo trovate qui
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NAPOLI per EXPO
Pubblicato sullo "Strillo online"
Al tavolo, l’Assessore al Lavoro ed alle Attività produttive, Enrico Panini e lo scultore, testimonial del programma, Lello Esposito. L’Assessore Panini, ha esordito dicendo: “ L’Expo ha già raggiunto, a due mesi dall’apertura, la quota record di (5 milioni di biglietti venduti. Secondi il New York Times, l’Expo, sarà la prima meta tra i viaggi del 2015. Un milione di biglietti già venduti in America, trecentomila in Argentina e 2,8 milioni i cinesi attesi a Milano.Non sorprende, quindi, la stima del Governo, secondo il quale Expo 2015 varrà tre punti di Pil, spalmati negli anni successivi, per un giro d’affari indotto di circa 4 miliardi e 300 milioni di euro, nel settore culturale e del turismo e, più o meno il doppio nel settore dell’agroindustria. Il Comune di Napoli, attraverso il programma “ Napoli per Expo", promosso dall’Assessorato al Lavoro e alle Attività Produttive, intende rafforzare l’offerta delle iniziative programmate in città, affinché i visitatori di Expo, prolunghino la loro permanenza in Italia e scelgano Napoli come seconda meta. Per questa ragione si è prorogato al 31 ottobre la “ Chiamata di idee Napoli per Expo 2015”, un invito a presentare proposte da accogliere nel programma che si svolgerà in città per tutto il 2015. Un programma di conferenze, fiere, itinerari turistici, spettacoli e tanti altri eventi che ad oggi conta più di 100 iniziative programmate, da marzo ad ottobre 2015, frutto, questo, del protagonismo delle forze produttive, scientifiche, associative e culturali della città che quotidianamente promuovono i temi dell’Expo 2015.
Il primo blocco di programmazione è costituito da $0 soggetti proponenti; 50 iniziative “ in cantiere “ e 100 giorni di iniziative già programmate ( su 180 di svolgimento di Expo )” .
Tra le iniziative: “ Il cuore di Napoli per Expo: la pizza ed il cibo in strada: due eccellenze napoletane per antonomasia, la tradizione che il mondo ci invidia e ci copia. Sarà intensificata la comunicazione sui siti e sui social di Expo. Quaranta Delegazioni internazionali saranno incontrate con un evento a Castel dell’Ovo. Connettere le menti, creare il futuro è il tema dell’Expo 2020 a Dubai.
Si partirà alla grande: a Maggio si avrà: ”Wine & The City, Vitigno Italia, Gelato Festival e Strit Food Festival". Dal 10 al 18 Aprile, nella Basilica di San Giovanni Maggiore Pignatelli, la mostra di monete e medaglie “ Da Expo a Expo – Londra 1851 - Milano 2015 - Storie delle esposizioni Universali attraverso le monete e le medaglie a cura . come riferito dall’Ing. Vinci, dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli. Dal 12 al 14 maggio, in Piazza del Plebiscito: Giornata Nazionale della Previdenza 2015 a cura di Itinerari Previdenziali.
“Mens sana in corpore sano”, il progetto teso a contrastare l’obesità infantile, attraversi interventi nelle mense scolastiche, a cura dell’assessorato alla Scuola del Comune di Napoli. Il 3 ottobre, in Piazza Dante "A Napoli ci vuole fegato “, per la salute ed il benessere del fegato a cura della Sun( Seconda Università di Napoli) e la Federico II. “Si cucine comm vogl’ì” il progetto in cui Eduardo De Filippo, racconta la cucina napoletana.
Le Università di Napoli, prepareranno menù adattati alle patologie più frequenti nell’anziano che ristoranti e pizzerie possono far propri e, chiudiamo con il cibo con Il tarallo per Expo, creato da Leopoldo. “Nutrire il pianeta “ è il grande ed appassionato tema dell’Expo 2015. Molto bisogna fare ma concretamente, per ridurre la povertà, lo spreco alimentare e, soprattutto proporre una sana ed equilibrata alimentazione.
Luca D’Angiolo
Pubblicato sullo "Strillo online"
Al tavolo, l’Assessore al Lavoro ed alle Attività produttive, Enrico Panini e lo scultore, testimonial del programma, Lello Esposito. L’Assessore Panini, ha esordito dicendo: “ L’Expo ha già raggiunto, a due mesi dall’apertura, la quota record di (5 milioni di biglietti venduti. Secondi il New York Times, l’Expo, sarà la prima meta tra i viaggi del 2015. Un milione di biglietti già venduti in America, trecentomila in Argentina e 2,8 milioni i cinesi attesi a Milano.Non sorprende, quindi, la stima del Governo, secondo il quale Expo 2015 varrà tre punti di Pil, spalmati negli anni successivi, per un giro d’affari indotto di circa 4 miliardi e 300 milioni di euro, nel settore culturale e del turismo e, più o meno il doppio nel settore dell’agroindustria. Il Comune di Napoli, attraverso il programma “ Napoli per Expo", promosso dall’Assessorato al Lavoro e alle Attività Produttive, intende rafforzare l’offerta delle iniziative programmate in città, affinché i visitatori di Expo, prolunghino la loro permanenza in Italia e scelgano Napoli come seconda meta. Per questa ragione si è prorogato al 31 ottobre la “ Chiamata di idee Napoli per Expo 2015”, un invito a presentare proposte da accogliere nel programma che si svolgerà in città per tutto il 2015. Un programma di conferenze, fiere, itinerari turistici, spettacoli e tanti altri eventi che ad oggi conta più di 100 iniziative programmate, da marzo ad ottobre 2015, frutto, questo, del protagonismo delle forze produttive, scientifiche, associative e culturali della città che quotidianamente promuovono i temi dell’Expo 2015.
Il primo blocco di programmazione è costituito da $0 soggetti proponenti; 50 iniziative “ in cantiere “ e 100 giorni di iniziative già programmate ( su 180 di svolgimento di Expo )” .
Tra le iniziative: “ Il cuore di Napoli per Expo: la pizza ed il cibo in strada: due eccellenze napoletane per antonomasia, la tradizione che il mondo ci invidia e ci copia. Sarà intensificata la comunicazione sui siti e sui social di Expo. Quaranta Delegazioni internazionali saranno incontrate con un evento a Castel dell’Ovo. Connettere le menti, creare il futuro è il tema dell’Expo 2020 a Dubai.
Si partirà alla grande: a Maggio si avrà: ”Wine & The City, Vitigno Italia, Gelato Festival e Strit Food Festival". Dal 10 al 18 Aprile, nella Basilica di San Giovanni Maggiore Pignatelli, la mostra di monete e medaglie “ Da Expo a Expo – Londra 1851 - Milano 2015 - Storie delle esposizioni Universali attraverso le monete e le medaglie a cura . come riferito dall’Ing. Vinci, dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli. Dal 12 al 14 maggio, in Piazza del Plebiscito: Giornata Nazionale della Previdenza 2015 a cura di Itinerari Previdenziali.
“Mens sana in corpore sano”, il progetto teso a contrastare l’obesità infantile, attraversi interventi nelle mense scolastiche, a cura dell’assessorato alla Scuola del Comune di Napoli. Il 3 ottobre, in Piazza Dante "A Napoli ci vuole fegato “, per la salute ed il benessere del fegato a cura della Sun( Seconda Università di Napoli) e la Federico II. “Si cucine comm vogl’ì” il progetto in cui Eduardo De Filippo, racconta la cucina napoletana.
Le Università di Napoli, prepareranno menù adattati alle patologie più frequenti nell’anziano che ristoranti e pizzerie possono far propri e, chiudiamo con il cibo con Il tarallo per Expo, creato da Leopoldo. “Nutrire il pianeta “ è il grande ed appassionato tema dell’Expo 2015. Molto bisogna fare ma concretamente, per ridurre la povertà, lo spreco alimentare e, soprattutto proporre una sana ed equilibrata alimentazione.
Luca D’Angiolo
LO CHEF GUALTIERO MARCHESI AMBASSADOR DI EXPO MILANO 2015
Pubblicato sullo "Strillo online"
Il famoso chef milanese, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, entra così a far parte della grande famiglia dell’Esposizione Universale: le sue creazioni culinarie daranno un tocco di classe e qualità ad un evento che fa dell’alimentazione sana e consapevole il suo punto di forza.
In occasione del suo ottantacinquesimo compleanno, Marchesi dimostra di credere fermamente in questa straordinaria avventura: “Expo è una grande occasione per dimostrare quello che possiamo fare. Sottolineo ‘possiamo’, perché basta che questo Paese lo voglia ed è capace di superare qualsiasi ostacolo. Solo così ritroveremo l’Italia che si fa rispettare”. Ed è significativo il prodotto scelto dal Maestro per rappresentare la sua cucina: “Io amo il grano e lo scelgo come emblema, perché appartiene alla prima grande rivoluzione umana, quella neolitica – dopo, ben inteso, l’essere scesi dagli alberi. I greci usavano una bellissima metafora, chiamando gli uomini: mangiatori di pane, il contrario di bruti. Anche se furono gli arabi a inventare i maccheroni, prima del Mille, a Palermo, la pasta è l’ingrediente che più ci caratterizza.”. Un elemento imprescindibile per Marchesi è la formazione, fondamentale per essere competitivi in ogni settore, quindi anche per preparare degli chef di alto livello: “Non c’è crescita sociale e personale senza il tempo dello studio e del sacrificio. Chi parla di cucina, parla a vanvera se non chiarisce che la creatività e l’improvvisazione possono nascere solo da un lungo tirocinio, dalla perfetta conoscenza della materia prima e delle cotture.”. “E’ un onore poter annoverare tra i nostri Ambassador un maestro della cucina italiana come Gualtiero Marchesi – commenta Giuseppe Sala, Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015 –. Siamo certi che le sue doti sapienti nel saper miscelare ingredienti e sapori, unite ad una cucina legata alle tradizioni ma fortemente innovativa rappresenteranno un valore aggiunto prezioso in grado di esaltare il Made in Italy. Quella di Marchesi è un’arte che parte da prodotti di prima scelta e proprio per questo potrà fornire un importante contributo, capace di stimolare riflessioni sul tema ‘Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita’”.
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Il famoso chef milanese, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, entra così a far parte della grande famiglia dell’Esposizione Universale: le sue creazioni culinarie daranno un tocco di classe e qualità ad un evento che fa dell’alimentazione sana e consapevole il suo punto di forza.
In occasione del suo ottantacinquesimo compleanno, Marchesi dimostra di credere fermamente in questa straordinaria avventura: “Expo è una grande occasione per dimostrare quello che possiamo fare. Sottolineo ‘possiamo’, perché basta che questo Paese lo voglia ed è capace di superare qualsiasi ostacolo. Solo così ritroveremo l’Italia che si fa rispettare”. Ed è significativo il prodotto scelto dal Maestro per rappresentare la sua cucina: “Io amo il grano e lo scelgo come emblema, perché appartiene alla prima grande rivoluzione umana, quella neolitica – dopo, ben inteso, l’essere scesi dagli alberi. I greci usavano una bellissima metafora, chiamando gli uomini: mangiatori di pane, il contrario di bruti. Anche se furono gli arabi a inventare i maccheroni, prima del Mille, a Palermo, la pasta è l’ingrediente che più ci caratterizza.”. Un elemento imprescindibile per Marchesi è la formazione, fondamentale per essere competitivi in ogni settore, quindi anche per preparare degli chef di alto livello: “Non c’è crescita sociale e personale senza il tempo dello studio e del sacrificio. Chi parla di cucina, parla a vanvera se non chiarisce che la creatività e l’improvvisazione possono nascere solo da un lungo tirocinio, dalla perfetta conoscenza della materia prima e delle cotture.”. “E’ un onore poter annoverare tra i nostri Ambassador un maestro della cucina italiana come Gualtiero Marchesi – commenta Giuseppe Sala, Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015 –. Siamo certi che le sue doti sapienti nel saper miscelare ingredienti e sapori, unite ad una cucina legata alle tradizioni ma fortemente innovativa rappresenteranno un valore aggiunto prezioso in grado di esaltare il Made in Italy. Quella di Marchesi è un’arte che parte da prodotti di prima scelta e proprio per questo potrà fornire un importante contributo, capace di stimolare riflessioni sul tema ‘Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita’”.
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PRESENTATO IL FUTURE FOOD DISTRICT DI EXPO MILANO 2015
Come acquisteremo, cosa mangeremo, chi maneggerà il cibo e i prodotti in un futuro più o meno lontano prima che arrivino sulle tavole dei consumatori? Sono alcune delle domande a cui troverà risposta il visitatore di Expo Milano 2015 nel Padiglione del Cibo del Futuro: 6.500 metri quadri nel cuore del sito espositivo tra Cardo e Decumano, uno spazio nato dalla collaborazione tra Coop, il MIT Senseable City Lab e lo studio Carlo Ratti Associati. Una fusione tra contenuti e valori di Coop e un mondo fatto di idee, design e nuove tecnologie proposte da Carlo Ratti.
Il Future Food District vuole essere un esperimento e incarnare uno dei possibili scenari futuri del retail. È composto da un vero e proprio supermercato - non un laboratorio -, dove chi vorrà vivrà una reale esperienza d’acquisto (ovviamente diversa da quella a cui si è abituati) e dall’Exhibition Area, una struttura polivalente che si proietta verso un orizzonte ancora più lontano. Una sfida che punta in alto ma che ha i piedi ben piantati per terra: innovazione e cooperazione qui viaggiano insieme. Infatti, se Carlo Ratti ha ideato un luogo di incontro e scambio fra produttori e consumatori in cui le barriere verticali lasceranno il posto a un paesaggio orizzontale che favorisce le interazioni, un rimando ai mercati delle origini, internamente il layout dispositivo è suddiviso in cinque vie dedicate ad altrettante filiere. L’idea nasce in casa Coop prima ancora dell’adesione a Expo Milano 2015 da un contest sull’innovazione cui hanno partecipato 80 dipendenti under 35.
“Il progetto originario datato 2013, chiamato GeoCoop, si basava sull’esperienza diretta di un gruppo di giovani dipendenti che hanno enfatizzato valori cari a Coop quali la trasparenza e la genuinità indispensabili per un atto di acquisto consapevole, necessario oggi ma ancora di più domani. Valori che noi riteniamo essere sempre più condivisi”, spiega Marco Pedroni, presidente di Coop Italia. “Quello che si visiterà non sarà dunque un padiglione ipertecnologizzato dove la tecnologia è fine a se stessa; a noi di Coop interessava andare in una direzione opposta dove la tecnologia è utile, a servizio dell'uomo. Se ad esempio nell’Exhibition Area la visione dei prototipi delle fattorie del mare farà riflettere su un pianeta in cui la terra sarà infinitamente più scarsa di oggi, nel Supermercato le vie delle filiere comunicheranno a colpo d’occhio informazioni sul processo di lavorazione dei prodotti: partendo dai prodotti freschi e freschissimi, via via verso i prodotti a più alto tasso di trasformazione. Su questa griglia reale si innesta l’etichetta aumentata pensata da Carlo Ratti Associati”.
Tutti gli alimenti - un mare di oltre 1500 prodotti realizzati da fornitori in stabilimenti italiani - comunicheranno tutte le informazioni di cui sono depositari e sarà il visitatore a formulare le domande con un semplice gesto della mano. Informazioni aumentate, quali l’idea del consumatore che diventa il protagonista.
“Ricordate il signor Palomar di Italo Calvino che, immerso in una fromagerie parigina, ha l’impressione di trovarsi in un museo o in un’enciclopedia? ‘Dietro ogni formaggio c’è un pascolo d’un diverso verde sotto un diverso cielo (…) Questo negozio è un museo: il signor Palomar visitandolo sente, come al Louvre, dietro ogni oggetto esposto la presenza della civiltà che gli ha dato forma e che da esso prende forma’. Ecco, il futuro del mercato – come nel racconto di Calvino – potrebbe partire proprio dalle storie dei prodotti – conferma Carlo Ratti, Direttore del MIT Senseable City Laboratory -. Ogni prodotto, infatti, ha alle spalle un racconto preciso. Oggi queste informazioni arrivano al consumatore in modo frammentato e parziale. In un futuro prossimo, invece, i prodotti stessi potrebbero essere in grado di raccontarci le loro storie. Le informazioni saranno contenute in semplici etichette intelligenti e quindi trasmesse in modo immediato all’utente. Potremo scoprire tutto di una mela: l’albero da cui è stata raccolta o il viaggio che ha compiuto. L’anidride carbonica che ha prodotto o i trattamenti che ha subito – all’insegna di un consumo più informato e consapevole. Inoltre il mondo delle informazioni e della condivisione online - insieme alla crescita della micro-agricoltura urbana - potrebbero trasformare i supermercati in luoghi di scambio aperti a tutti. Immaginate una specie di AirBNB dei prodotti. Proprio nel sito di Expo Milano 2015 ci saranno alcune aree dedicate proprio ai produttori locali, che possono usare il supermercato come un’area di libero scambio. Una trasposizione delle cosiddette dinamiche peer-to-peer – o ‘alla pari’ - emerse negli ultimi anni nel mondo della rete”.
Come acquisteremo, cosa mangeremo, chi maneggerà il cibo e i prodotti in un futuro più o meno lontano prima che arrivino sulle tavole dei consumatori? Sono alcune delle domande a cui troverà risposta il visitatore di Expo Milano 2015 nel Padiglione del Cibo del Futuro: 6.500 metri quadri nel cuore del sito espositivo tra Cardo e Decumano, uno spazio nato dalla collaborazione tra Coop, il MIT Senseable City Lab e lo studio Carlo Ratti Associati. Una fusione tra contenuti e valori di Coop e un mondo fatto di idee, design e nuove tecnologie proposte da Carlo Ratti.
Il Future Food District vuole essere un esperimento e incarnare uno dei possibili scenari futuri del retail. È composto da un vero e proprio supermercato - non un laboratorio -, dove chi vorrà vivrà una reale esperienza d’acquisto (ovviamente diversa da quella a cui si è abituati) e dall’Exhibition Area, una struttura polivalente che si proietta verso un orizzonte ancora più lontano. Una sfida che punta in alto ma che ha i piedi ben piantati per terra: innovazione e cooperazione qui viaggiano insieme. Infatti, se Carlo Ratti ha ideato un luogo di incontro e scambio fra produttori e consumatori in cui le barriere verticali lasceranno il posto a un paesaggio orizzontale che favorisce le interazioni, un rimando ai mercati delle origini, internamente il layout dispositivo è suddiviso in cinque vie dedicate ad altrettante filiere. L’idea nasce in casa Coop prima ancora dell’adesione a Expo Milano 2015 da un contest sull’innovazione cui hanno partecipato 80 dipendenti under 35.
“Il progetto originario datato 2013, chiamato GeoCoop, si basava sull’esperienza diretta di un gruppo di giovani dipendenti che hanno enfatizzato valori cari a Coop quali la trasparenza e la genuinità indispensabili per un atto di acquisto consapevole, necessario oggi ma ancora di più domani. Valori che noi riteniamo essere sempre più condivisi”, spiega Marco Pedroni, presidente di Coop Italia. “Quello che si visiterà non sarà dunque un padiglione ipertecnologizzato dove la tecnologia è fine a se stessa; a noi di Coop interessava andare in una direzione opposta dove la tecnologia è utile, a servizio dell'uomo. Se ad esempio nell’Exhibition Area la visione dei prototipi delle fattorie del mare farà riflettere su un pianeta in cui la terra sarà infinitamente più scarsa di oggi, nel Supermercato le vie delle filiere comunicheranno a colpo d’occhio informazioni sul processo di lavorazione dei prodotti: partendo dai prodotti freschi e freschissimi, via via verso i prodotti a più alto tasso di trasformazione. Su questa griglia reale si innesta l’etichetta aumentata pensata da Carlo Ratti Associati”.
Tutti gli alimenti - un mare di oltre 1500 prodotti realizzati da fornitori in stabilimenti italiani - comunicheranno tutte le informazioni di cui sono depositari e sarà il visitatore a formulare le domande con un semplice gesto della mano. Informazioni aumentate, quali l’idea del consumatore che diventa il protagonista.
“Ricordate il signor Palomar di Italo Calvino che, immerso in una fromagerie parigina, ha l’impressione di trovarsi in un museo o in un’enciclopedia? ‘Dietro ogni formaggio c’è un pascolo d’un diverso verde sotto un diverso cielo (…) Questo negozio è un museo: il signor Palomar visitandolo sente, come al Louvre, dietro ogni oggetto esposto la presenza della civiltà che gli ha dato forma e che da esso prende forma’. Ecco, il futuro del mercato – come nel racconto di Calvino – potrebbe partire proprio dalle storie dei prodotti – conferma Carlo Ratti, Direttore del MIT Senseable City Laboratory -. Ogni prodotto, infatti, ha alle spalle un racconto preciso. Oggi queste informazioni arrivano al consumatore in modo frammentato e parziale. In un futuro prossimo, invece, i prodotti stessi potrebbero essere in grado di raccontarci le loro storie. Le informazioni saranno contenute in semplici etichette intelligenti e quindi trasmesse in modo immediato all’utente. Potremo scoprire tutto di una mela: l’albero da cui è stata raccolta o il viaggio che ha compiuto. L’anidride carbonica che ha prodotto o i trattamenti che ha subito – all’insegna di un consumo più informato e consapevole. Inoltre il mondo delle informazioni e della condivisione online - insieme alla crescita della micro-agricoltura urbana - potrebbero trasformare i supermercati in luoghi di scambio aperti a tutti. Immaginate una specie di AirBNB dei prodotti. Proprio nel sito di Expo Milano 2015 ci saranno alcune aree dedicate proprio ai produttori locali, che possono usare il supermercato come un’area di libero scambio. Una trasposizione delle cosiddette dinamiche peer-to-peer – o ‘alla pari’ - emerse negli ultimi anni nel mondo della rete”.
A essere coinvolti in un assortimento che guarda al presente (l’esperienza è reale, non simulata) sono infatti 90 imprese - dalla multinazionale al piccolissimo produttore - che hanno condiviso la mission originaria di Coop, quella che già oggi applica a circa 1.400 dei suoi prodotti a marchio, ovvero raccontare fino dalle origini la storia dei loro prodotti. Questo però non impedisce che il Future Food District (FFD) ospiti prefigurazioni di ciò che mangeremo. L’Exhibition Area dedica uno spazio in collaborazione con la Società Umanitaria di Milano dove si vedranno i primi prodotti commestibili derivanti dalle oltre 1.900 specie di insetti di cui si cibano già oggi circa 2 miliardi di persone; inoltre nella piazza ci saranno prototipi e installazioni volti a esplorare alcune tecnologie innovative in materia di agricoltura urbana e produzione di cibo e energia. Oggi eccezioni domani normalità. È il caso della Vertical Farm realizzata sulla base di un progetto ENEA: due pareti vetrate alte 4 metri e una coltura idroponica su più livelli in grado di produrre per i sei mesi di Expo diversi tipi di ortaggi e del Canopy di alghe, apparentemente una semplice copertura, in realtà una complessa soluzione di acqua e microalghe in grado di produrre biomassa con applicazioni possibili in agro-ambientale. Già dall’esterno, a partire dalla piazza, i visitatori di quest’Area Tematica incontreranno numerosi assaggi di un futuro sostenibile.
La sostenibilità e l’interattività sono, infatti, le basi su cui poggia il Future Food District che, nelle intenzioni di Expo Milano 2015, sarà uno spazio coinvolgente e stimolante in grado di raccontare come le tecnologie di ultima generazione e l’applicazione di know-how e conoscenze d’avanguardia possano contribuire allo sviluppo del tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” e aprire nuove frontiere in campo agroalimentare.
“Il Future Food District - dichiara Giuseppe Sala, Amministratore Delegato di Expo 2015 S.p.A. - è un progetto davvero interessante e innovativo, che proietterà i visitatori in quelli che saranno gli scenari futuri della filiera di produzione degli alimenti e del loro consumo. La ricchezza di suggestioni ed esperienze che quest’area tematica proporrà al pubblico, frutto della collaborazione tra Carlo Ratti del Senseable City Lab del MIT di Boston e Coop, permetterà di sottolineare, una volta di più, l’impegno di Expo Milano 2015 a diffondere una nuova consapevolezza alimentare, evitando eccessi e sprechi. In questo percorso, il Supermercato del futuro di Coop e l’attenzione all’evoluzione in chiave ‘smart’ delle città, proposta da Ratti, rappresentano certamente un valore aggiunto per Expo, arricchendo così la visita di conoscenze e contenuti”.
Per informazioni:
Silvia Mastagni responsabile ufficio stampa Coop 06441811 - 3357884168
Ufficio stampa Expo 2015 S.p.A. – 02 89459400; [email protected] - [email protected]
La sostenibilità e l’interattività sono, infatti, le basi su cui poggia il Future Food District che, nelle intenzioni di Expo Milano 2015, sarà uno spazio coinvolgente e stimolante in grado di raccontare come le tecnologie di ultima generazione e l’applicazione di know-how e conoscenze d’avanguardia possano contribuire allo sviluppo del tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” e aprire nuove frontiere in campo agroalimentare.
“Il Future Food District - dichiara Giuseppe Sala, Amministratore Delegato di Expo 2015 S.p.A. - è un progetto davvero interessante e innovativo, che proietterà i visitatori in quelli che saranno gli scenari futuri della filiera di produzione degli alimenti e del loro consumo. La ricchezza di suggestioni ed esperienze che quest’area tematica proporrà al pubblico, frutto della collaborazione tra Carlo Ratti del Senseable City Lab del MIT di Boston e Coop, permetterà di sottolineare, una volta di più, l’impegno di Expo Milano 2015 a diffondere una nuova consapevolezza alimentare, evitando eccessi e sprechi. In questo percorso, il Supermercato del futuro di Coop e l’attenzione all’evoluzione in chiave ‘smart’ delle città, proposta da Ratti, rappresentano certamente un valore aggiunto per Expo, arricchendo così la visita di conoscenze e contenuti”.
Per informazioni:
Silvia Mastagni responsabile ufficio stampa Coop 06441811 - 3357884168
Ufficio stampa Expo 2015 S.p.A. – 02 89459400; [email protected] - [email protected]
-51 conto alla rovescia SWATCH per EXPO Milano 2015
di Renato Catania
tratto dal periodico "Lo Strillo"
di Renato Catania
tratto dal periodico "Lo Strillo"
- I lavori proseguono a ritmo incalzante. Venerdì mattina avremo il Presidente del Consiglio in cantiere con un duplice motivo: primo che anche lui veda l’avanzamento nei padiglioni dei Paesi, l’altro motivo è che vorrei che fosse veramente messo di fronte ai 5000 operai che stanno lavorando, quindi che ci aiuti nel motivare chi sta lavorando incessantemente giorno e notte per portare a casa i risultati di quest’opera straordinaria, per essere pronti per il primo maggio 2015.
Discorso pronunciato ai giornalisti presenti dal Commissario Unico Giuseppe Sala, delegato dal Governo per EXPO Milano 2015.
51 giorni dal debutto dell’Esposizione Universale è partito il countdown ufficiale su un totem/orologio posizionato in via Luca Beltrami (davanti a EXPO Gate) con lo sfondo del magnifico Castello Sforzesco di Milano. L’avvio ufficiale del conto alla rovescia è stato dato alle 18,30 dell’11 marzo da Carlo Giordanetti, direttore creativo SWATCH, Laura Burdese, Country Manager Swatch Group Italia, Giuseppe Sala, Commissario delegato dal Governo e dalla Madrina Filippa Lagerback.
Discorso pronunciato ai giornalisti presenti dal Commissario Unico Giuseppe Sala, delegato dal Governo per EXPO Milano 2015.
51 giorni dal debutto dell’Esposizione Universale è partito il countdown ufficiale su un totem/orologio posizionato in via Luca Beltrami (davanti a EXPO Gate) con lo sfondo del magnifico Castello Sforzesco di Milano. L’avvio ufficiale del conto alla rovescia è stato dato alle 18,30 dell’11 marzo da Carlo Giordanetti, direttore creativo SWATCH, Laura Burdese, Country Manager Swatch Group Italia, Giuseppe Sala, Commissario delegato dal Governo e dalla Madrina Filippa Lagerback.