VOX POPULI
di Renato Catania tratto dal periodico "Lo Strillo" Il rosso s’addice a Montezemolo Fanno a pugni per averlo come Presidente, Amministratore Delegato, socio di maggioranza o di minoranza, come membro di tutto e di più. Sicuramente è uno che vola alto, così alto che per noi di “vox populi” che siamo abituati a valutare quello che ci viene mostrato, non è “nè carne nè pesce”. Eppure all’interno della galassia Fiat, ha già rifatto molti giri nelle varie presidenze. Tutte le volte che viene ripreso lo ammiriamo sempre elegantemente vestito, avvolto nel cachemire più raffinato o seduto sulle poltrone più “IN” , per poi scoprire che è padrone di “Ballantyne”, marchio internazionale del cachemire ed è anche padrone di “poltrona frau”. Legge “La Stampa” dove è membro del consiglio di amministrazione; beve Campari che è anche sua; la sua lavatrice è una Indesit perché è sua non solo la lavatrice, ma l’intera azienda. Circola in Ferrari, ed è il Presidente di Ferrari SpA. Tutto ciò che vede lo compra o lo dirige. Noi popolo bue compriamo una sedia e lui compra la Thonet; compra le scarpe ed padrone anche di mezza “Tod’s”. infine, ma non è finita, è anche nobile: Luca Cordero di Montezemolo. Un solo grande neo nella sua magnificenza: la sua antica famiglia piemontese, per generazioni, è stata al servizio. Noi quando siamo al servizio, vuol dire che serviamo a tavola, nei ristoranti, laviamo le scale. Lui no, la sua generazione vanta di essere stata la servizio di Casa Savoia. Che sfiga! Capitano tutte a lui. A parte gli scherzi, adesso pero, capisco tante cose, per esempio non capivo perché molte volte è stato tentato di entrare in politica, ma poi si è subito defilato dopo avere visto quello che è accaduto a Berlusconi a cui non è mai stato perdonato da tutta la sinistra, area alla quale il Luca Cordero ogni tanto ammicca, di essere ricco sfondato, mani in editoria, televisioni e molto altro. Poiché il di Montezemolo possiede molte di tali qualità, gli passa la voglia di farlo. Senza contare che avendo qualche scheletruccio nell’armadio, che molti hanno l’interesse di tenere chiuso, un suo ingresso in politica, ne farebbe spalancare le ante favorendone l’esodo verso la conoscenza. Nell’accenno sopra fatto mi riferisco a quello che i giornali dell’epoca accennarono allorquando in occasione di Italia 90, essendo, allora il Direttore Generale del comitato organizzatore della Coppa del Mondo di Italia 90, commise una serie di errori, così da essere definito “immondezzaio di sprechi ed inefficienza”. Le cronache del tempo riferiscono che ci fu un ammanco di denaro, fatto pagare ai contribuenti italiani. La stampa dell’epoca, informò l’opinione pubblica delle spese dissennate: stazioni ferroviarie, alberghi finanziati e mai completati, sale stampa demolite dopo solo una partita e molto altro. Furono organizzati cortei nei quali si dava a Montezemolo anche la responsabilità degli operai morti nei cantieri. Si difese dicendo che responsabilità era totalmente della classe politica. Di ciò nessuno ha pagato, venne tutto insabbiato e dimenticato. Tutto questo per dire che i giudizi dei buon pensanti seguono due pesi e due misure. Nel nostro paese così bacchettone in apparenza, quando conviene si gira lo sguardo dall’altra parte. Ovviamente mi riferisco alla istituzioni compresa certa magistratura, nella quale a nessun componente dell’epoca balenò per un istante di aprire un’inchiesta. Detto questo, è facile comprendere perché, nonostante la tentazione, il prestante Montezemolo, non è mai entrato in politica e prende sempre le distanze dal berlusconismo, per compiacere gli avversari del Presidente la cui composizione chimica è formata da: stampa, sinistra, un po’ di destra, un pizzico di centro, con una spolverata di magistratura. Non è stato detto tutto, ma solo un po’, ma basta per capire tanti perché e molti percome.
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