VOX POPULI
di Renato Catania tratto dal periodico "Lo Strillo" IL VELO DI SILENZIO IL VELO DI SILENZIO
calato sul caso Wikileaks Vaticano, gestito ad arte per far decantare lo scandalo, è lo stesso che i nostri politici al potere usano per diminuire la portata degli scandali, spesso di corruzione, con l’aiuto di qualche istituzione indipendente. Molto spesso riesce, vedi il caso Penati a Milano, caduto in prescrizione. Nel caso del Vaticano, oltre al sistema di intimorire chi “scoperchia le pentole”, è utilizzato l’ottimo sistema catalizzatore rappresentato dalla figura del Papa il quale tratta questa vicenda come se non lo riguardasse neppure di striscio. I discorsi affrontati dal Pontefice fin dall’inizio, sono stati da spettatore scandalizzato e moralizzatore, in netto contrasto con i prelati che rappresentano le più alte cariche della Chiesa a livello mondiale, coinvolti in prima persona con atti che, se dovessero essere definiti, s’intersecherebbero con i più raffinati protagonisti del malaffare internazionale. Cataste di denari che scorazzano in tutto il mondo a caccia di speculazioni. Come l’abate di Montecassino Pietro Vittorelli, che con i soldi dei poveri, si beava fra vacanze in Brasile, spese pazze nel quadrilatero della moda a Milano, cocaina e altre cose simili, che condivideva con ragazzotti prestanti. Il crack e il Ghb (meglio nota come droga dello stupro). Quando invece era troppo eccitato e aveva voglia di rilassarsi il baldo “Pietro-Marco” non disdegnava anche qualche bella riga di chetamina (anestetico per cavalli) ”. Come riferisce “Dagospia”. L’elenco è lunghissimo…. Pedofilia, denunce, giovani rovinati per tutta la vita. Papa Francesco cosa fa? Pontifica dalla sua finestrella vaticana, mandando strali a destra e a manca, parlando di accoglienza per i migranti, mettendo lingua sugli affari italiani, combattendo i diritti dei gay, ma furbescamente mettendo le parole in bocca a qualche opulento cardinale, mentre lui recita: “Chi sono io per poter giudicare i gay?” Ci ha provato anche col popolo del giubileo, mettendo in grave pericolo i fedeli che sollecitati, vanno in pellegrinaggio in Vaticano. Tace però sul flop dell’affluenza di pubblico: “Il numero nel mese di dicembre di pellegrini che hanno partecipato agli incontri pubblici con il Papa è stato infatti inferiore del 30% rispetto allo stesso mese del 2014 passando dagli oltre 461mila di un anno fa ai 324mila” Come informa “Il Giornale”. Qualcuno lo fermi! |
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