Intervista allo stilista Carlo Pignatelli
di Renato Catania tratto dal periodico "Lo Strillo" Maestro, la crisi economica sembra abbia causato un rallentamento anche nel settore moda, fiore all'occhiello dell' economia Italiana. Anche lei può testimoniare tale tendenza? Sicuramente la crisi ha colpito tutto il mercato, anche quello della moda. Per quanto ci riguarda, essendo la linea cerimonia, il nostro cavallo di battaglia, continuiamo a vendere soprattutto per le occasioni importanti, come matrimoni e feste di un certo calibro. Quale osservatore di moda potrei connotarla in un capitolo a parte nelle grandi firme della Sartoria Italiana, per la sua scelta iniziale che la vede leader nel settore cerimonia. Ritiene che tale caratteristica abbia agevolato la sua casa di moda? Sono nato sarto e non stilista, perciò la tendenza a realizzare capi sartoriali, eleganti e sontuosi, ha fatto si che optassi più per un mercato che un altro; cioè quello della cerimonia. Lei inizia molto giovane la sua grande passione sartoriale. Qual'è stata la formula magica che ha consentito a lei di sfondare in questo difficile settore, mentre molti altri hanno naufragato? Credo la dedizione per il mio lavoro, il servizio verso i clienti ma soprattutto la qualità dei tessuti utilizzati e la continua ricerca che continuiamo a fare per migliorarci sempre più. Il suo marchio è presente in tutto il mondo. Quali sono state le difficoltà che ha dovuto superare per consentire l'espansione delle sue idee con tanto successo? È difficile far ben interpretare uno stile piuttosto che un altro al cliente, è necessario del tempo; ma una volta che lo stile si impone pian piano e prende sempre più piede, il cliente se ne impossessa, non potendone più farne a meno. Il mondo della moda è l'unico al mondo prediligere i creativi gay i quali sono sempre accettati con indulgenza e tolleranza anche fra i più ostici. Sicuramente lei, come molti suoi colleghi si avvale della genialità dei gay. Ci da la sua opinione a questo proposito? Io non ci vedo nulla di anomalo nelle peculiarità personali delle persone, etero o omosessuali che siano. In un mondo come quello della moda o altri settori artistici che siano, queste persone hanno più sensibilità per l’arte e sarebbe stupido non far esprimere le stesse. Le sue ultime creazione nelle sfilate milanesi per l'inverno 2010/2011, si distinguono molto anche per l'estrosità a prescindere dalla sua tradizione di capi da cerimonia. È un cambio di tendenza nelle linee guida dei suoi creativi? Generalmente, quando presentiamo una collezione, ci ispiriamo a qualcosa ( un film, una canzone, un’opera lirica) dalla quale prendiamo spunto. L’ispirazione per la collezione autunno/inverno 10/11 è stato il film “il dottor zivago”. Ecco perché tanta estrosità. Ovviamente, oltre all’ispirazione, cerchiamo di rimanere nel trend della moda. Renato Catania |
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