VOX POPULI
di Renato Catania tratto dal periodico "Lo Strillo" LA CHIESA DOVREBBE ADEGUARSI AI TEMPI “Le nozze in Chiesa resistono solo al sud. Nel nord i matrimoni civili superano quelli religiosi. 52% al nord, 47% al centro, 23% al sud”. GLI ITALIANI sono cattolici per tradizione, per fede, per cultura ed anche perché in Italia ha sede il Papa e tutta la nomenclatura ecclesiale. Tutto questo oltre ad essere un privilegio è sicuramente anche un vincolo. Se come insegna il cattolicesimo ogni uomo ha uguale dignità davanti a Dio, perché ogni essere umano è diverso l’uno dall’altro, ogni essere umano ha esigenza di essere considerato uguale agli altri a prescindere se si allontana o si avvicina ai dogmi dettati dal cristianesimo. Le percentuali sopra indicate stanno a indicare il grande disagio e malessere che serpeggiano all’interno delle comunità cristiane italiane. La prima domanda spontanea e banale che ci poniamo è: Perché? Se mettiamo in parallelo la gestione della politica italiana e quella della Chiesa Cattolica, sembra che entrambe vadano di pari passo: lo scontento e la sfiducia sulla prima si coniugano con quella della seconda. La prima è condizionata dalla germanica Merkel che attraverso i suoi “diktat”, sgomenta e sconforta l’Europa intera, la seconda guidata dal germanico Benedetto XVI, nella scrupolosa applicazione dei dettami del cattolicesimo e delle sacre Scritture, sconforta il mondo intero. Sant’Agostino, che aveva una visione di Dio e del suo rapporto con la Chiesa molto dinamico, senza mai allontanarsi dei grandi obiettivi del Cattolicesimo, usava ripetere: “Ama e fai ciò che vuoi”; e ancora rivolto al Signore: “Dammi castità e continenza, ma aspetta un momento”; “Pecca fortemente, ma ancora più fortemente confida e godi in Cristo”. Il grande Pastore di anime, recentemente scomparso, il Cardinale Carlo Maria Martini, nel suo libro “Le ragioni del credere” affermò: “Secondo le statistiche il numero di coloro che frequentano regolarmente la messa la domenica è ridotto. L’influenza pubblica dei pronunciamenti della Chiesa è scarsa, soprattutto sul terreno morale…….E non pochi sono oggi coloro che non cercano nel cristianesimo, ma altrove, una risposta alle loro domande di senso”. Inoltre nella sua ultima intervista dell’08.08.012, il Cardinale manifestò la necessità di un cambiamento: “La Chiesa è stanca, nell’Europa del benessere e in America. La nostra cultura è invecchiata, le nostre chiese sono grandi, le nostre case religiose sono vuote e l’apparato burocratico della Chiesa lievita, i nostri riti e i nostri abiti sono pomposi. Queste cose però esprimono quello che noi siamo oggi. La Chiesa è rimasta indietro di 200 anni. Come mai non si scuote? Abbiamo paura? Paura invece di coraggio”? La nostra società malata, dove la sofferenza e l’incomunicabilità, hanno minato la famiglia, il lavoro, la salute e il rispetto, ha necessità di credere, ha bisogno di raccontarsi ed essere capita, soccorsa e aiutata, ha bisogno di speranza. Chi, se non la Chiesa che è stata fondata col compito dell’accoglienza, deve ritrovare il suo ruolo primario? In questi ultimi decenni, fra i primi che hanno chiesto aiuto alla Chiesa, sono stati i cattolici separati, che dopo aver avuto infuso il Sacramento del matrimonio, a causa della natura umana divenuta scomposta e crudele hanno dovuto fuggire da realtà molto spesso atroci, hanno tentato di ricorrere alla confessione e all’espiazione con la preghiera e la Chiesa si è negata. Li ha condannati. Il cardinale Martini nella sua saggezza e modernità come chi sta veramente tra la gente per coglierne e capirne le necessità, espresse più volte il suo pensiero, che secondo molti commentatori era di grande apertura verso il riconoscimento delle coppie omosessuali. In occasione di un confronto con un politico che ebbe l’ardire di porre un quesito sul suo pensiero rispetto alle coppie omosessuali così rispose. Non è male che due omosessuali abbiano una certa stabilità di rapporto e quindi in questo senso lo Stato dovrebbe anche favorirli. Non condivido le posizioni di chi, nella Chiesa, se la prende con le unioni civili”. Nella Genesi si legge di Abramo, di Mosè, grandi portavoce della Parola di Dio ed essi stessi bigami, crudeli, spietati, in nome di Dio. Era ammessa la legge del taglione (occhio per occhio dente per dente), vissero in un’epoca che vigevano queste regole e sono considerati i Padri del cattolicesimo. Poi i tempi mutarono, tutto fu ridimensionato, la Chiesa giustamente pose fine a quelle regole senza leggi. Oggi, e già da molto tempo, la chiesa dovrà prendere atto del mutamento della società e riappropriarsi della sua autorevolezza, ma anche dell’accoglienza, indiscriminatamente. |
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