PREZIOSI CONSIGLI ESTETICI
A cura di Enzo Visiello tratto dal periodico "Lo Strillo" LA DONNA DI CLASSE “UNA DONNA che non sa essere brutta, non è bella”. Lo scrisse K.Kraus, commediografo e poeta tedesco, in una delle sue commedie. Partiamo da quest’aforisma per indicare a tutte le donne, la strada per utilizzare la condizione di donna per trarre il miglior vantaggio di vita. Una donna ha mille sfaccettature, che se usate sapientemente e con intelligenza possono far ottenere dalla vita ogni desiderio. “La classe”. Spesso sentiamo dire: “Quella donna ha molta classe”. Che cosa vuol dire? Vuol dire che sa vestire, sa truccarsi, sa comportarsi, sa farsi amare e valere. Vi chiederete: tutte le donne? Anche quelle poco belle possono fregiarsi di tale appellativo? Sì, care amiche. Direi maggiormente quelle poco belle, perché potranno avere una “chance” in più. Per avere classe non si deve mai alzare la voce; mai prevaricare il proprio interlocutore; muoversi con discrezione; non usare i propri capelli per scaricare nervosismo o imbarazzo, quindi li dovrà toccare il meno possibile; mai mostrarsi in pubblico in disordine (neanche con i propri familiari); vestire in modo sobrio senza essere provocante, le doti femminili per essere apprezzate devono essere scoperte dagli altri, non offerte. In conversazione mai avere l’ultima parola a tutti i costi. La donna di classe deve soprattutto passare inosservata. Oggi che certa moda impone “griffe” importanti e altisonanti, sembra che per avere successo sia sufficiente indossare abiti e gioielli firmati. Una donna di classe non disdegna di misurarsi in ruoli umili senza per questo perdere in personalità e grazia. A questo punto voglio citarvi un esempio di donna con grande classe: Lady Diana Spencer. Molte di voi se la ricorderanno come in mille occasioni, prima della tragedia che le tolse la vita, quanto era sobria ed elegante nelle serate di gala, e come sapeva rimanere tale, nei villaggi più sperduti dell’Africa portando una carezza e una speranza ai bambini o in compagnia di quella grande donna che fu Madre Teresa di Calcutta, a visitare i lebbrosi negli ospedali, senza perdere mai la sua grande classe e la smisurata umanità. La classe può essere innata, ma si può acquisire con intelligenza, volontà e autocritica. |
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