VOX POPULI
di Renato Catania tratto dal periodico "Lo Strillo" Nulla di nuovo sotto il sole Pisapia: De Magistris= Vendola: Di Pietro. Questa equazione, cari lettori, devo confessare che è difficile da digerire, ma non perché abbiamo difficoltà a credere che entrambi, non possano avere la capacità di fare bene il loro lavoro di Sindaci di Città così rappresentative della nostra Italia e senza alcuna presunzione di ritenerli, per i loro colori politici, inadatti alla loro funzione, ma perché entrambi rappresentano quasi la stessa cosa, in realtà radicalmente diverse: Milano, dinamica, progressista, nel senso che ogni giorno tutto muta e si evolve a prescindere da chi la gestisce, mentre Napoli, radicata nella sua realtà, con tutta la genialità e straordinaria iniziativa di ogni singolo suo abitante, non disposto a rinunciare alle cattive abitudini, che fa di ogni napoletano un mondo a se e che insieme è protagonista del caos in cui la città ed il territorio versano. Per questi motivi, ma non gli unici, se Pisapia a Milano dovrà avere il compito di seguire il flusso economico, industriale, commerciale e guida ed esempio per l'intera Italia, agevolando, intervenendo per migliorare e ben creare le condizione di gestione del territorio in modo da coordinare gli sforzi dei cittadini, De Magistris, a Napoli, dovrà intervenire dal sottosuolo ed in tutte le direzioni, se come dice di avere l'obiettivo di riportare la Città all'ordine e creare le condizioni per le quali, ogni cittadino possa lavorare per la comunità e soprattutto per il bene sociale e riuscire a recuperare quello che per anni è stato distrutto con la cattiva politica del pensare ognuno a se stesso e mostrare di odiare la propria città. Riprendere in mano le redini, a Napoli, non sarà cosa da poco, ne si potrà realizzare in breve tempo, ma una cosa è certa, per Napoli il tempo è già scaduto e non credo che il De Magistris di turno, da solo possa essere in grado di sanare i guasti e rispondere alle aspettativa. Noi in passato ci eravamo espressi con molti dubbi sulla rinascita di Napoli, fermi restando i vecchi equilibri politici e con la responsabilità di sindaco ad un napoletano, perché l'assuefazione, che spesso abbiamo menzionato, è ormai insita anche nei politici Napoletani, per cui la visione delle cose è fortemente distorta, mentre girare lo sguardo dall'altra parte è ormai consueto. Nel passato avevamo auspicato la guida della città, ad uno straniero, lontano da consuetudini poco positive, così radicate da apparire positive. In poche parole secondo noi, Napoli andrebbe commissariata ad oltranza, perché tutta l'Italia non può più sopportare lo scempio ad ogni livello a cui questa città è stata sottoposta per decenni. Alla luce di questo sfogo, ci piace guardare lo stato di fatto: a Milano Giuliano Pisapia ha annunciato, che Bruno Tabacci, democristiano della vecchia guardia, già Presidente democristiano della Regione negli anni 80, avrà l'incarico di Assessore al Bilancio, nella nuova Giunta. A Napoli, De Magistris, ha offerto la Presidenza del Consiglio Comunale all'ex candidato Sindaco del terzo polo, Raimondo Pasquino, ex Sindaco di San Giorgio a Cremano e fortemente legato a Ciriaco De Mita. Ed ancora a Milano, Basilio Rizzo, rappresentante dell'estrema sinistra (tra Rifondazione e Comunisti Italiani), potrebbe essere compensato per l'ausilio elettorale con la Presidenza del Consiglio comunale. Nulla di nuovo sotto il sole.
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