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di Renato Catania tratto dal periodico "Lo Strillo" PATOLOGIA ITALIANA: LA MEMORIA CORTA UNA DELLE GRAVI patologie di cui soffre il nostro povero Paese è la memoria corta a comando. Altro che giorni della memoria che si susseguono a ritmi frenetici per ricordare stragi, eccidi o altre nefandezze accadute “cento anni fa”! Festeggiano, si rammaricano, condannano: “... non dimenticare... perché quello che è accaduto “cento anni fa” non si ripeta più e sia monito per tutti... Tutto giusto, tanto forse i libri di storia ne parleranno e chi vorrà sapere, leggerà. Oggi, che fatti gravi ed eclatanti si susseguono a ritmi frenetici, che certe fasce istituzionali in barba alla tanto decantata Costituzione italiana, violano i diritti costituzionali più elementari, perseguitando, uomini scomodi e addirittura istituzioni rette da uomini scomodi. La stampa? Che dire della maggior parte della stampa? È la prima che infuoca gli animi dei ben disposti a odiare, calunniando, intercettando, spiando, demonizzando e politicando. Entra nella vita privata della gente con occhio miope e scrutatore, guardando e non vedendo a comando. Diventa puritana, irreprensibile, accusatrice, intollerante, ma a senso unico. Negli ultimi anni abbiamo assistito a un imbarbarimento della politica e delle istituzioni, subìto ingiustizie, depredati dei nostri risparmi attraverso l’esosità di nuove tasse, che hanno portato i prelievi fiscali a oltre il 50% reale. Se chiediamo giustizia, ci viene centellinata con giudizi tardivi e insufficienti e intanto, a cominciare dai presidenti della Repubblica e per finire all’ultimo usciere dei palazzi della politica continuano ad aumentarsi gli stipendi e gli appannaggi. Ci sono funzionari di banche o delle Istituzioni, come i vari Monti, Passera, il direttore generale dell’Ufficio delle Entrate Befera e molti altri che percepiscono compensi milionari. Direttori e alti funzionari, ultimamente indagati e incarcerati, per gravi reati legati alle loro funzioni, come nel caso del Monte dei Paschi di Siena, che al soldo della politica e per i loro interessi personali, protetti e coccolati dalla stessa, hanno recato ingenti danni economici allo Stato e al Popolo, mortificando e infangando anche la dignità di altri Istituti. Tutto sembra scorrere nell’indifferenza e nell’indolenza con tempi lunghissimi da parte della magistratura. Di questo ci sarà memoria? La Germania di Hitler assassinò milioni di Ebrei, colpevoli solo di essere Ebrei. La Germania della Merkel con i suoi “diktat” indiscutibili, con la scusa dell’Europa Unita, obbliga Nazioni, con culture economiche differenti, a uniformarsi, pena l’uscita dall’Euro con catastrofismi immani. La Grecia è ridotta alla fame, indebitata fino al collo con la stessa Germania; Cipro ex paradiso fiscale, rischia il prelievo forzato dei beni degli investitori stranieri e dei cittadini dei loro beni economici; l’Italia, che per la dissennata politica e l’ingordigia dei potenti, miete vittime ogni giorno, con suicidi d’im- prenditori strozzati da tasse e cattiva giustizia, con la complicità del “benemerito” Monti, la connivenza di politici, incapaci, “sporchi, brutti e cattivi”, che hanno venduto l’anima al potere, per bramosia. La Santa Chiesa, che di santa è rimasta ormai solo nel ricordo, da com’è stata amministrata, rottama Papi, vieta il lecito e l’illecito, che accusa essa stessa episodi di pedofilia al suo interno, gli imbrogli delle banche e i veleni della Curia. Di tutto questo e molto altro ancora, ci sarà memoria? Festeggeranno, si rammaricheranno? Credo proprio di no. |
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