ANNAMARIA GHEDINA
Questi Fantasmi Intervistata da Renato Catania Non è stato facile avere un appuntamento. Tutte le volte mi rispondevano al telefono che era uscita da poco. Finché l’altro giorno mi sono appostato nei pressi della redazione del giornale da lei co-diretto, quando l’ho vista uscire dal civico 210 di Via Toledo a Napoli: erano le 13,30, l’ho riconosciuta avendo visto una su a foto pubblicata su una rivista che si occupa di esoterismo. L’ho bloccata proprio, mentre stava per sparire in una viuzza laterale. L’ho chiamata per nome, si è girata incuriosita, mentre immediatamente, mi sono presentato chiedendole un appuntamento per la mia intervista. Cortese, ma sospettosa mi ha dato appuntamento per la sera in redazione. Si può dire che arrivo in punta di piedi, non vi nascondo un certo brivido, perché sto andando ad intervistare colei che è stata definita "La signora dei Fantasmi" e secondo "voci" so che nella redazione del giornale di cui lei è direttore vicario, "Lo Strillo", aleggia una presenza inquietante.. quella di Raimondo De Sangro, principe di Sansevero, che proprio lì si manifestò… Anna Maria Ghedina, giornalista, scrittrice, vero talento letterario, sensitiva ed appassionata dello studio dei fantasmi. Milanese di nascita, ma cortinese per ceppo paterno (cugina di Christian Ghedina noto campione dello sci), che vive a Napoli "perché - afferma - è una città meravigliosa e dai mille segreti". Si mette in gioco per illustrare attraverso i suoi libri e le sue testimonianze, non solo l’esistenza dei fantasmi in molte delle loro apparizioni, ma prova a convincere gli scettici, che ascoltandola vi assicuro, rimangono affascinati ed almeno per un momento credono. Altri, invece, che durante la loro vita hanno avuto percezioni, apparizioni od altro, leggono i suoi libri e la consultano per trovare riscontro e significato nel mondo dell’occulto. Sono le 20 e siamo solo noi due essendo già andati via il direttore responsabile Mimì De Simone ed i collaboratori. - Lei, Anna Maria Ghedina, che è stata definita "La Signora dei Fantasmi" la prima domanda che potrebbe sembrare scontata è: esistono i fantasmi? "Da 'Signora dei fantasmi' le dico subito, accipicchia se ci sono! Da giornalista...debbo verificare…da scrittrice…non è vero, ma ci credo" - Tutti sappiamo che il popolo napoletano ha una particolare vocazione per l’esoterismo al punto da coniugare molto spesso la religione con i fantasmi, intesi come l’Aldilà. Esiste un nesso? "Nell'ottica fantasmifera il nesso c'è. Il fantasma è un rappresentante dell'aldilà che è rimasto aldiqua, per varie ragioni, per cui può diventare anche una sorta di "protettore" al quale rivolgersi per avere aiuto". - Nei suoi appassionanti libri descrive spesso luoghi e storie di essi, legati a personaggi del passato. Ha mai provato attraverso fatti ricorrenti a formulare un ordine prestabilito di eventi legati tra loro? "Gli eventi non sono collegati, perché ogni storia, luogo, personaggio è a se stante. Però in certi casi vengono raccontate storie simili pur riferendosi a luoghi e regioni diverse, credo che il "passa parola" di una storia che colpisce, nel trascorrere del tempo, diventi stanziale nei posti dove il "gossip" è stato riportato. Luogo e "fantasma" sono però strettamente legati in genere. Se in un castello, una casa, un luogo è accaduto un fatto atroce di sangue è la che rimane la 'presenza'. Nel mio libro "Fantasmi a Napoli" lo spiego dettagliatamente" - La religione cattolica parla spesso di anime riferendosi ai nostri congiunti che vigilano su noi. Ritiene ci sia rapporto fra fantasmi e anime? "Lascerei da parte il discorso religioso. Manteniamoci laici..Quello che comunemente viene definito 'fantasma' che si manifesta con rumor di catene, vento freddo, lieve carezza è un 'anima' che non è passata aldila perché è stata strappata alla terra in modo violento (chi ha visto il film Ghost sa cosa intendo), la 'presenza' invece di un nostro congiunto che vigila, soprattutto se chiamato da noi, per conforto, è un altro discorso che con il fantasma non ha nulla a che vedere" - In quale momento della sua vita ha scoperto questa passione per l’approfondimento dell’occulto? "Da quando ho iniziato a leggere Edgar Allan Poe, e dopo aver visto il film "Il pozzo e il Pendolo" con Vincent Price che mi ha molto colpita. E dopo un inchiesta alla ricerca dei ghostbuster napoletani mi sono ritrovata in mezzo ai fantasmi ed al loro richiamo…" - Ha mai visto un fantasma? "No, sentito sì. Vederli è comunque molto difficile. I bambini li vedono, almeno quelli 'prescelti'. Solo una volta ho visto qualcosa in una scuola nella quale ero stata chiamata per tenere una conferenza sull'argomento e aspettavo, nell'aula magna, l'arrivo del pubblico. Non ero sola eravamo tre o quattro persone, tra cui un amico sensitivo che come me vide sopra le nostre teste, a mezz'aria, passare tre ombre scure, fu un attimo ed un brivido…" - Il suo rapporto con i fantasmi è conflittuale o sereno? "Sereno" - Esistono fantasmi buoni e fantasmi cattivi? "È una domanda che mi sento rivolgere spesso, forse determinata dai tanti film horror sull'argomento. Le rispondo: se percepite una 'presenza' mettetegli un fiore apprezzerà" - Secondo lei, i fantasmi si manifestano nei luoghi dove, essendo stati vite umane, sono nati o dove sono morti? "Dipende da dove sono morti se nel luogo di nascita o altrove. In casa mia per esempio si manifestano spesso e volentieri i miei genitori: s'accendono e spengono luci, rumori di cose che cadono, oggetti che si spostano…" - La presenza di questi misteriosi esseri, a Napoli si percepisce indifferentemente in tutta la città o ci sono dei luoghi particolarmente adatti ad accoglierli? "Naturalmente le 'presenze' maggiori si hanno in quello che è il Centro Antico della città, però ogni quartiere ha il suo Visitor, e del resto Napoli è una città che in fatto di fantasmi non è da meno della vecchia Inghilterra" - Saprebbe indicarci i luoghi napoletani dove ha avuto occasione di raccogliere testimonianze di presenze occulte? "A Palazzo Sansevero in Piazza San Domenico Maggiore dove si narra la storia di Maria D'Avalos uccisa dal marito il Principe di Venosa che la sorprese a letto con il nobile Fabrizio Carafa, alla Cappella Sansevero con il mitico Raimondo De Sangro, lo scienziato delle Macchine Anatomiche, che ogni notte a Mezzanotte arriva con la carrozza davanti a quella che fu la sua ultima dimora, e su quest' 'entità' e sul suo 'ritorno' in terra c'è molto da dire e il nostro direttore Mimì De Simone mi ha rivelato cose che voi umani……ma questa è un'altra storia. Giuditta Guastamacchia che appare nei corridoi di Castelcapuano (vecchio Tribunale) dove c'era la Gran Corte della Vicaria dove si processavano gli assassini, e scompiglia le carte ai cancellieri, impiccata per i suoi efferati crimini, una storia molto speciale che ho raccolto in un volumetto "L'impiccata della Vicaria". La bella Bianca fantasma di Palazzo Spinelli murata viva da Lorenza Spinelli, Il cavaliere dal braccio spezzato a Castel dell'Ovo, Don Rafè il fantasma di Borgo Orefici…." - È mai stata avvertita in qualche modo, durante la sua vita, di fatti personali che si sarebbero poi verificati? "Sì. Bisogna però interpretare, non è che t'arriva l'avviso chiaro. A volte riesco a 'vedere' nelle precedenti vite delle persone.." - Le devo confessare che io non credo ai fantasmi. Sarebbe disposta a farmi cambiare idea? "A me gli occhi please…." Molte altre domande meriterebbero essere poste, ma sono le 23,30. Sinceramente nonostante il mio scetticismo, dopo l’argomento affrontato e sfogliando il suo "Dizionario dei Fantasmi - dalla A alla Zeta" mi sento un po’ a disagio, vorrei andar via, ma quasi ad intuire le mie sensazioni, Anna Maria Ghedina insiste per offrirmi un drink ristoratore. Il disagio continua, ma se non accettassi potrei sembrare scortese. Riguardo l’orologio è già Mezzanotte, dall'esterno provengono 24 misteriosi rintocchi, tocco un grosso cornicello in bella vista sulla scrivania…Non è vero ma ci credo! |
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