RECENSIONE: TEATRO MENOTTI: MERINI-NUTI-GUERRITORE UN CONNUBIO D'ECCELLENZA
Data pubblicazione: 27-10-2014 A cura di Renato Catania tratto dal periodico "Lo Strillo" La fusione di queste tre grandi personalità, ha realizzato un connubio d’eccellenza, che ha preso forma e sostanza, al Teatro Menotti di Milano, in una serata magica, solo leggermente velata dal rimpianto di una Merini assente giustificata, ma fortemente presente con la sua aura di forza e talento. Lo spettacolo, che definisco “di gran classe” . ci ha fatto percorrere, con un sapiente racconto, appena accennato, per non diventare mieloso, la vita difficile e quasi surreale, della più volte candidata al Premio Nobel della letteratura. Alda, l’ambìto Premio l’ha vinto nell’istante in cui seppe liberarsi, non riesco nemmeno a immaginare come, dall’appellativo di “pazza”. Capirono dopo che pazza non era, ma diversa. Diversa dalle convenzioni, dal ruolo ghettizzato di donna, ma un concentrato di sensi liberi da barriere, nei quali ha saputo cogliere l’essenza, per librarsi nell’infinito mondo della poesia, tanto vicina a Dio da sembrare “Preghiera”. Giovanni Nuti, presente nella sua vita, non importa in quale specifico ruolo, ma in quello assoluto d’innamorato, con le sue raffinate composizioni, ha completato in modo assoluto i versi che sono scaturiti dalla vita di Alda. Nuti ha musicato quei versi facendoli propri. Solo così si può intendere come abbia potuto cogliere nelle parole la musicalità e l’essenza del dolore della gioia e della leggerezza che albergava in Alda. Monica Guerritore, attrice di talento drammatico e sensuale, scelta da Nuti per emulare Alda, ha perfettamente colto nel segno. Con lo Spettacolo “ Mentre rubavo la vita”, hanno generato un’altra faccia del Mito Alda Merini. L’intensa interpretazione dei versi in musica della Guerritore, ha riportato in vita l’intera esistenza della Poetessa. Musiche dal vivo, eseguite da sei artisti di grande talento e sensibilità, hanno trasformato il “Recital” in Music Hal”. Il Teatro Menotti, che negli anni, attraverso molte difficoltà, a causa della scarsa attenzione della Pubblica Amministrazione per la cultura, ha sempre di più scelto la qualità, per le sue stagioni teatrali. IO COME VOI Io come voi sono stata sorpreso mentre rubavo la vita, buttato fuori dal mio desiderio d’amore. Io come voi non sono stato ascoltato e ho visto le sbarre del silenzio crescermi intorno e strapparmi i capelli. Io come voi ho pianto, ho riso e ho sperato. Io come voi mi sono sentito togliere i vestiti di dosso e quando mi hanno dato in mano la mia vergogna ho mangiato vergogna ogni giorno. Io come voi ho soccorso il nemico, ho avuto fede nei miei poveri panni e ho domandato che cosa sia il Signore, poi dall’idea della sua esistenza ho tratto forza per sentire il martirio volarmi intorno come colomba viva. Io come voi ho consumato l’amore da solo lontano persino dal Cristo risorto. Ma io come voi sono tornato alla scienza del dolore dell’uomo, che è la scienza mia. Da “Ballate non pagate” Alda Merini |
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