VOX POPULI
di Renato Catania tratto dal periodico "Lo Strillo" Rosa Iervolino: ai posteri l’ardua sentenza Napoli è diventata la città dei miracoli, dei trapezisti, dei funamboli, degli equilibristi. È la città del bianco e del nero, del tutto e del niente. A Rosa Iervolino Russo che ne è il primo cittadino spetta la palma d’oro, quale riconoscimento per tutte queste attività e molte altre che elencherò appresso. La sua carriera politica è stata di tutto rispetto. Nella Democrazia Cristiana, partito che le ha dato i natali, ha scorazzato liberamente, assumendo incarichi di partito ed istituzionali, degni di uno Statista di gran fama. La sua fulgida carriera è iniziata alla tenera età di 25 anni, quando fece parte dell’ufficio studi del CNEL. Sapiente ed apprezzata conoscitrice di leggi, fece anche parte dell’ufficio legislativo del Ministero del Bilancio. Contemporaneamente Vice Presidente della Federazione femminile della Democrazia Cristiana. Successivamente, conservando la contemporaneità: Presidente della Commissione di Vigilanza della RAI, per il cui incarico fin d’allora, si poteva uccidere anche il padre, Ministro per gli Affari Sociali (comprendetene quindi la competenza, alla luce dei nostri giorni), Presidente del Consiglio d’Istituto della Scuola Pontificia Pio IX dei Fratelli di nostra Signora della Misericordia, Ministro della Pubblica Istruzione, Presidente della Democrazia Cristiana, fondò con Martinazzoli il Partito Popolare Italiano, bruciò Martinazzoli, assumendo l’incarico di Presidente del Consiglio Nazionale, di reggente della Democrazia Cristiana. In quel periodo scandali di ogni genere si avvicendarono. Per premiarla fu eletta Senatrice della Repubblica. Prima donna nella storia, con il Governo D’Alema (e la dice lunga sulla versatilità della Signora) ad occupare l’incarico di Ministro degli Interni. Miracolosamente indenne da tutti gli scandali, a causa dei quali persero la vita molte persone. Viene eletta nel 2001 Sindaco di Napoli, nel 2007 rieletta a larga maggioranza. Sicuramente la Signora sarà detentrice di una formula miracolosa, che le consente di rimanere indenne dopo tutti i guasti della politica italiana di tutti questi anni. Noi Napoletani, di nascita e di adozione, diciamo BASTA! Si goda la pensione, non so se ne ha il diritto, ma faccia qualcosa di diverso per sparire dalla ribalta politica. L’ultimo atto perpetrato a danno di molti, è avvenuto il 4 gennaio di quest’anno, quando ha avuto il coraggio, dopo un rimpasto degno di un cuoco da guida Michelin, di varare la nuova Giunta Comunale. La Giunta c’è, ha sentenziato la signora Rosa, papale traduzione, di Annuntio vobis gaudium magnum Habemus Papam. In un clima di ritrovata e completa armonia. L’Italia intera, tutto il mondo si stupì per tanta faccia tosta, ma il dato di fatto è che ancora oggi la Iervolino è Sindaco di Napoli. Voglio concludere con una riflessione: la vecchiaia rappresenta per un uomo, oltre alla sperata serenità, la gioia di poter ricordare il proprio operato da giovane, valutandone i successi e le opere. Cosa ricorderà la Iervolino, che nel frattempo dal color bianco è passata al rosso vivo, quando sarà rottamata da un segretario più responsabile del suo partito? Ai posteri l’ardua sentenza.
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