Rossella Brescia un Angelo Mi ha salvata
di Renato Catania Pubblicato su GRAND HOTEL Ero in autostrada: UN ANGELO E` SCESO DAL CIELO PER SALVARMI LA VITA «Mentre stavo sorpassando un Tir, ho sentito due braccia che me lo impedivano incollandomi al volante», rivela la showgirl. «Era lui: così mi fece evitare un’auto che si era lanciata contromano a velocità folle» «Da bambina mia madre mi ha insegnato a credere nell’Angelo custode e io non ho mai smesso di affidarmi a lui in ogni momento della mia vita. Un giorno è sceso dal cielo e con le sue ali mi ha trattenuto mentre stavo andando verso morte sicura». Rossella Brescia, 37 anni, un passato da ballerina e attualmente conduttrice televisiva (la vediamo su Italia 1 al timone del varietà comico “Colorado”), ci racconta la sua esperienza con le creature celesti, rievocando un episodio che conoscono solo le persone a lei più care. Non riuscivo a muovermi ed ero terrorizzata «Ero partita in auto per andare dai miei genitori, che vivono a Martina Franca, in provincia di Taranto, dove io sono nata e cresciuta», racconta Rossella. «Sfrecciavo sull’autostrada a velocità sostenuta, perché avevo fretta di arrivare, mantenendomi comunque entro i limiti e viaggiando sulla corsia centrale. A un certo punto mi sono trovata davanti un Tir e quindi ho iniziato il sorpasso. Mentre stavo spostandomi a sinistra, all’improvviso ho sentito un’incredibile forza che mi tratteneva le braccia. Non riuscivo a muoverle, tentai di tutto per girare il volante ma senza risultato: le mie mani erano come incollate, le braccia dure come il ferro, non potevo assolutamente spostarmi da quella posizione. Attimi di terrore mi attanagliarono la gola e, presa dal panico, cominciai a rallentare: dopo pochi istanti, mentre io ero ancora dietro al camion, vidi sbucare contromano, nella corsia di sorpasso, una macchina a folle velocità. Una goccia di sudore mi scese lunga la tempia, il cuore cominciò a battere all’impazzata, le gambe tremavano. Mi fermai in una piazzola di sosta, appoggiai la testa sul volante e scoppia a piangere. Mi ero resa conto del pericolo che avevo corso: se avessi superato il Tir, l’auto di quel pazzo che aveva imboccato l’autostrada contromano mi avrebbe centrata in pieno. Invece qualcuno aveva bloccato le mie braccia, una forza superiore che poteva arrivare solo dal cielo. Il mio Angelo custode aveva posato le sue ali su di me, impedendomi di rimanere vittima di un incidente stradale. A quel punto mi sono fatta il segno della croce e ho recitato il Padre Nostro: ero stata miracolata». La Brescia racconta la sua incredibile vicenda in una sala d’attesa dell’aeroporto milanese di Linate (è in partenza per Roma, dove l’attendono impegni di lavoro), un luogo poco adatto a confidenze così intime. Cerchiamo allora un angolino più tranquillo e così Rossella può continuare, commossa, la sua storia. «Provengo da una famiglia molto cattolica e fin da bambina mia madre ha sempre voluto che, prima di addormentarmi, recitassi “L’Angelo di Dio”», spiega la presentatrice. «Dice così: “Angelo di Dio che sei il mio custode, illumina, custodisci, reggi e governa a me che ti fui affidata dalla Pietà Celeste. Amen”. Era, ed è, un modo per ringraziare la creatura celeste che vigila sulla mia vita. Se un giorno diventerò mamma, insegnerò questa abitudine anche ai miei figli». Ogni sera recito il rosario prima di addormentarmi Per Rossella, pregare è quasi una necessità quotidiana. Come lei stessa conferma: «Quando finisce la mia giornata lavorativa, anche se spesso questo accade a tarda ora, non mi metto a dormire se prima non ho recitato il rosario. Io lo faccio un po’ a modo mio: mentre lo recito, di tanto in tanto mi soffermo per riflettere su ciò che è accaduto durante il giorno e sulle decisione da prendere per il futuro. Pregando, sento una forza incredibile che mi aiuta a dissipare i dubbi, come se il mio Angelo custode mi mandasse dei messaggi celesti. Non potete immaginare quante volte, soffermandomi su vicende vissute, scelgo strade che solo poche ore prima non avrei nemmeno considerato». La Brescia guarda l’orologio: ha ancora qualche minuto da dedicarci in attesa che venga annunciato il suo aereo e ne approfitta per affermare con decisione: «Il mio Angelo è sempre con me, ne percepisco la carezza sul volto, e non posso certo dimenticare un’altro suo intervento miracoloso.» Sono stata graziata anche una seconda volta Ero la prima ballerina a “Buona domenica” e un giorno stavo provando alcuni passi particolarmente difficili. Erano ore che danzavo e finalmente riuscii a non commettere alcun errore, ma il coreografo insistette per riprovare ancora: secondo lui, c’era ancora un piccolissimo dettaglio da mettere a punto. Improvvisamente, dalla regia mi comunicarono che mia madre al telefono chiedeva di parlare urgentemente con me: interruppi il ballo e mi allontanai dal palcoscenico per andare a rispondere. Feci pochi passi e sentii, dopo un incredibile frastuono, le grida del regista e degli altri ballerini. Che cosa era successo? Un pesantissimo fondale di legno usato per la scenografia era franato a terra proprio nel punto dove io, solo pochi secondi prima, stavo provando: fortunatamente nessuno si fece male. Allora mi precipitai al telefono e mia madre, preoccupata mi chiese come stavo. Come poteva sapere che avevo rischiato grosso? Perché la notte precedente aveva sognato che io mi ero fatta male in scena e, appena possibile, mi aveva voluto avvertire. Ne sono sicura: anche quella volta fu la mia creatura celeste a salvarmi». Dall’altoparlante arriva l’avviso che i passeggeri per Roma possono incominciare a imbarcarsi. In attesa che la fila si smaltisca, Rossella fa il punto della sua carriera. «A “Colorado” mi diverto tantissimo: sono io la prima a ridere, dietro le quinte, quando i comici sono in scena», confessa la Brescia. «Però sogno anche altro: il cinema. Qualche anno fa feci diversi provini (allora si diceva che somigliavo a Maria Grazia Cucinotta), ma ero così impegnata con la danza che lasciai perdere. Da allora ho continuato a ricevere proposte, ma quando i produttori vedono una bella ragazza con il fisico come il mio pensano solo a ruoli da “bonona”. E io rispondo sempre “No”». Dicendo queste parole, Rossella si infervora e coglie l’occasione per lanciare un appello al mondo del cinema: «Datemi un ruolo cinematografico impegnativo, meglio se drammatico, e dimostrerò che so recitare». L’altro suo sogno, oltre al grande schermo, è quello di formare una famiglia. Rossella è stata sposata dal 2000 al 2008 con il regista televisivo Roberto Cenci, 45 anni, dal quale è separata. Oggi vive una bella storia d’amore con il coreografo quaranteseienne Luciano Cannito, divorziato da dieci anni, direttore del corpo di ballo del Teatro Massimo di Palermo. «Sono innamoratissima», esclama la presentatrice un attimo prima di imbarcarsi. «Luciano è un uomo romantico: quando registro una puntata di “Colorado” mi fa sempre trovare un mazzo di rose bianche in camerino». Rossella e il compagno vivono fuori Roma, ma presto si trasferiranno in centro per essere più vicino a Rds, la radio dove ogni mattina la Brescia conduce “Tutti pazzi per Rds” insieme a Max Pagani e Joe Violanti.
Renato Catania |
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