VIA NEVE
di Renato Catania MARIUCCIA LINDER “Nell’affrontare una parte da recitare, si accendeva in lei un’intensa vibrazione, un misterioso sommovimento di tutto il suo essere”. Andea Camilleri ESISTE IN AGRIGENTO, nel centro storico un po’ scrostato, uno slargo che invita ad arrampicarsi su una scalinata, un tempo cuore di vita frenetica di piccoli commercianti, oggi semideserta ma piena di fascino e con un forte odore di vissuto: “Via Neve”. Di neve davvero ben poca, anzi niente. Di cultura, invece, tanta. Fai due gradini, come per salire e subito a sinistra, in alto, una pergamena marmorea su cui qualcuno ha inciso un’ode, un’ode a quella via. Continui fra un pantano e un gatto accovacciato e subito a sinistra, dove prima un cinema di scarsa fama proiettava quarte visioni, un gruppo di giovani musicisti, si riunisce e socializzano. Una biforcazione della via ti crea un dubbio: “Vado a destra o a sinistra”? Alzando gli occhi verso palazzi in tufo, decorati in stile barocco, che mostrano l’ultimo respiro di antichi fasti, vista l’incuria e l’indifferenza di amministratori che non amano la propria città. Se prosegui, strette vie e ancora scalinate si sospingono nella parte alta della città, dove vecchi ruderi ti mostrano il loro dolore. Fra queste cose l’ode è doverosa, compensare lo scarso amore degli altri. Il fatto è certo singolare, ma se consideriamo che proprio Agrigento sia la città di Pirandello e che il celebre drammaturgo ha scritto le sue opere solo osservando e ascoltando gli agrigentini, tutto si ridimensiona e prende corpo ragionevolmente. Mariuccia Linder, autrice dei versi impressi in quella “pergamena”, di via Neve, di Agrigento e della vita culturale che si è svolta in questa controversa città, è stata protagonista…. è stata, perché non c’è più.
Gli agrigentini dicono di Lei, che negli anni della sua vita artistica e non solo, è stata di supporto appassionato per il teatro. S’intrometteva prepotentemente nelle pieghe delle opere teatrali interpretate per mostrarne il profondo senso e tutto il cuore. Disegnava e realizzava i costumi di scena per meglio provare il senso di appartenenza con i personaggi. Dotta autrice di versi il cui profondo senso dei sentimenti induce il lettore alla riflessione fungendo da stimolo alla creatività. Via Neve, spaccato culturale in una città affamata di teatro, ma che da sempre ha lottato, forse non invano, per essere protagonista di cultura. |
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